La divisione Wines & Spirits di Lvmh ingrana la marcia nei sei mesi, mettendo a segno crescite in doppia cifra anche rispetto al 2019. Nel periodo, il colosso francese Moët Hennessy Louis Vuitton, che nel proprio portafoglio conta brand quali Moët & Chandon, Dom Pérignon, Veuve Clicquot Ponsardin, Krug, Ruinart, Belvedere, ha realizzato vendite in crescita del 44% su base organica e del 36% su base reported a 2,7 miliardi di euro. Rispetto al 2019, e quindi anno ancora a pieno regime prima della diffusione del Covid, la crescita organica è stata del 12 per cento. Considerando i singoli trimestri, nel primo i ricavi sono stati pari a 1,5 miliardi (+36% su 2020 e +17% su 2019) mentre nel secondo a 1,2 miliardi (+55% e +7 per cento).
Sempre sul 2019, i volumi dello champagne sono aumentati del 10% trainati da Europa e Stati Uniti, mentre il cognac Hennessy ha messo a segno un +6 per cento.
Il reddito operativo ricorrente (recurring operating income) è stato pari a 924 milioni, +68% su 2020 e +20% su 2019.
Tra i fatti più rilevanti degli ultimi sei mesi, si ricorda l’acquisto del 50% della maison di champagne Armand de Brignac e il patto tra Moët Hennessy e Campari Group che hanno fatto squadra per formare una joint venture 50/50 al fine di creare un player paneuropeo premium nel canale e-commerce di wine&spirit attraverso l’enoteca online Tannico. Negli scorsi giorni, inoltre, il gruppo di Bernard Arnault ha lanciato la sua prima tequila, nata dall’accordo con la famiglia Gallardo.
Nel complesso, e quindi con tutte le altre divisioni, Lvmh ha archiviato i sei mesi con ricavi per 28,6 milioni e quindi a +56% su base reported e +53% su base organica, e a +11% sul 2019.