L’enoturismo, più che una promessa, è ormai una delle carte vincenti del settore turistico nostrano e pochi altri settori come il vino sono in grado di creare collegamenti virtuosi tra gli interessi dei turisti che scelgono l’Italia. Non sono più solo grandi appassionati di vino, ma un pubblico più vasto (su cui fanno leva anche i consorzi), meno esperto, ma curioso di vivere un’esperienza a 360 gradi che contempli anche sport, arte e, complessivamente, quella che possiamo definire voglia di benessere.
Basti pensare che nel 2019 l’enoturismo contava almeno 15 milioni di presenze tra turisti ed escursionisti e generava un fatturato complessivo di circa 2,65 miliardi di euro (Città del Vino, 2021). Numeri a cui le aziende del vino aspirano a tornare presto, tra il 2022 e il 2023.
Ci crede anche Airbnb, che ha lanciato la nuova categoria ‘Vigneti’ con più di 120mila soggiorni in vigneti in tutto il mondo. La scelta è molto ampia, con soggiorni in vigna in Croazia, Portogallo, Provenza e Argentina. Per l’Italia l’offerta più cospicua è in Toscana.
Una recente analisi condotta dalla piattaforma per le vacanze ha mostrato che i soggiorni nei vigneti, insieme ad altri annunci ‘unici’ come le case sugli alberi e le dimore storiche, sono cresciuti del 120% nel 2021 rispetto al 2019, mentre il mondo iniziava lentamente a emergere dalla pandemia di Covid-19. Da qui, la scelta di introdurre una categoria dedicata.
Il sito The Drinks Business ha pubblicato i dati relativi alla Gran Bretagna: nel 2021, le opzioni dedicate al mondo vinicolo su Airbnb nel Regno Unito ha guadagnato quasi 35 milioni di sterline (circa 33,7 milioni di euro). “La collaborazione con Airbnb non potrebbe arrivare in un momento migliore per l’enoturismo nel Regno Unito”, ha affermato Simon Thorpe Mw, CEO di WineGb, l’associazione nazionale dell’industria vinicola inglese e gallese che con Airbnb collabora nel Regno Unito. “Gli amanti del vino acquistano vino inglese e gallese e vogliono scoprirne di più”.
Un approfondimento sull’enoturismo è disponibile nel numero di giugno/luglio 2022 di Pambianco Magazine Wine&Food.