I rumors raccolti a Vinitaly e anticipati da Pambianco Wine & Food sono stati confermati. Cantine Giacomo Montresor, storica azienda veronese, è stata acquisita da un pool di cooperative con una posizione dominante, pari al 50%, di Terre Cevico, a cui si sono aggiunte Vitevis e Cantina Valpantena, ciascuna con il 25% delle quote. La comunicazione ufficiale è giunta la scorsa settimana dalle coop coinvolte nell’operazione. Alla presidenza di Montresor è stato nominato Marco Nannetti, numero uno di Terre Cevico, e alla vice presidenza Luciano Arimini, che ha invece la presidenza di Vitevis. Il consiglio di amministrazione comprende altri sei componenti tra i quali c’è Luigi Turco, presidente di Cantina Valpantena, terza coop coinvolta.
Cantine Giacomo Montresor è stata fondata nel 1892, e ha iniziato a esportare i suoi vini della Valpolicella negli Usa già nel 1906. L’azienda era stata messa in vendita dalla famiglia Montresor, secondo quanto risulta a Pambianco Wine&Food, principalmente per ragioni di governance. Tra i suoi vini, destinati per il 50% all’estero, spiccano quelli della linea Le Selezioni come l’Amarone Giacomo Montresor “Cantina del Fondatore” e il Ripasso Superiore “Primo Ripasso”.
L’acquisizione da parte delle tre cooperative è un fatto nuovo per il mondo del vino. In precedenza era stata conclusa un’operazione “a due” in Oltrepò Pavese, quella di La Versa, con il coinvolgimento del player locale Terre d’Oltrepò e della trentina Cavit. Questa volta l’accordo vede come attore protagonista la romagnola Terre Cevico, che già negli ultimi anni si era rafforzata con l’acquisizione parziale del marchio emiliano Ermete Medici (produttore di Lambrusco di fascia alta), affiancata da due realtà venete: Vitevis, con sede a Montecchio Maggiore (Vicenza), e Cantina Valpantena, altro specialista dei vini della Valpolicella.
La nuova proprietà di Montresor ha già avviato progetti sui diversi cru di Amarone, Valpolicella, Soave e Lugana. In particolare, sono previsti alcuni interventi strutturali nella cantina di Verona per un investimento di circa 2 milioni di euro tra un nuovo fruttaio per l’appassimento delle uve destinate alla produzione dell’Amarone e del Ripasso, una riorganizzazione della bottaia ed una linea di imbottigliamento innovativa. L’azienda acquisita dispone di una base operativa anche nel Collio goriziano, in Friuli Venezia Giulia, area specializzata per la produzione dei vini bianchi fermi: qui verranno realizzati almeno 5 ettari di nuovi impianti tra Ribolla Gialla e Sauvignon. Un altro intervento previsto riguarda il restyling del marchio aziendale: nascerà così Montresor Heritage, e qualcosa in più verrà svelato alla prossima edizione di Vinitaly dove l’azienda esporrà al padiglione 8.
L’obiettivo dichiarato dalla nuova governance aziendale è quello di sviluppare ulteriormente sia i mercati del canale horeca in Italia, sia i mercati esteri.