A conti fatti, i numeri di vendite ed export dello Champagne sono in calo. Le spedizioni della bollicina francese nei primi sei mesi del 2023 hanno raggiunto 125,8 milioni di bottiglie (-4,7 per cento), di cui 77,7 milioni destinate ell’export (-3,7%) e 48,1 milioni vendute solo in Francia (-6,3 per cento). Nel complesso, secondo le stime riportate dal Comité Champagne, nel 2023 le spedizioni totali dovrebbero raggiungere circa 314 milioni di bottiglie.
Questi risultati arrivano dopo un 2022 d’oro per lo Champagne, che ha registrato un record storico sia a volume che a valore. Le spedizioni complessive nel 2022 hanno raggiunto le 325,5 milioni di bottiglie, con una crescita dell’1,5% rispetto al 2021, e un valore globale di 6,3 miliardi di euro. Nello specifico, lo scorso anno sono state spedite in Italia 10,6 milioni di bottiglie (+11,5% rispetto al 2021), pari a un giro d’affari di 247,9 milioni di euro e a una crescita del 19% sull’anno precedente (valore franco cantina e tasse escluse).
Riguardo le previsioni per la prossima vendemmia, il Comité Champagne annuncia che finora la campagna viticola è stata “abbastanza tranquilla”, con pochi danni causati da gelo (1,5% del vigneto) e grandine (0,3%). “I grappoli sono ben formati e la promettente vendemmia dovrebbe iniziare nella prima decade di settembre”. Tuttavia, le incognite del clima, il deperimento della vite causato dalle malattie e l’invecchiamento dei vigneti hanno un impatto sulle rese della Champagne, che sono diminuite del 26% in dodici anni.
Inoltre, per determinare la resa commerciabile dell’anno, fissata a 11.400 kg/ha, “i Vigneron e le Maison si sono accordati sulle previsioni delle spedizioni dei prossimi quattro anni”, ha dichiarato David Chatillon, presidente delle Maison. “Insieme alla fiducia nella denominazione, le previsioni hanno tenuto conto al tempo stesso di una certa cautela rispetto alla congiuntura economica globale e agli effetti dell’inflazione”.