Si profila un’asta interessante e internazionale per Farnese Vini, la società abruzzese amministrata da Valentino Sciotti che attualmente è di proprietà del fondo Nb Renaissance Partners. Secondo quanto riporta Carlo Festa su Il Sole 24 Ore, si sarebbero candidati gli australiani di Accolade Wines, a loro volta controllati da Carlyle che lo scorso anno ha acquisito il gigante vinicolo del continente oceanico.
Il mandato esplorativo per la vendita di Farnese è stato affidato nelle scorse settimane alla banca d’affari Lazard. Oltre a Accolade/Carlyle, sarebbero interessati diversi fondi di private equity. Nb Renaissance Partners aveva acquisito la società di Ortona (Chieti) nel 2016, rilevandola da 21 Investimenti di Alessandro Benetton, che a sua volta era entrata nel capitale tre anni e mezzo prima.
A Farnese Vini fanno capo i marchi Caldora, Vesevo, Vigneti del Vulture e Vigneti Zabu. Il fatturato 2018 dell’azienda è di poco inferiore ai 75 milioni di euro mentre l’ebitda supera i 15 milioni.
L’acquisizione di Accolade da parte di Carlyle risale invece all’aprile del 2018, per un controvalore di oltre 600 milioni di euro: l’appetibilità di Accolade, precedentemente controllata dal fondo australiano Champs, era legata alla crescita delle esportazioni in Cina, mercato d’elezione per i vini australiani grazie anche all’accordo di libero scambio con Pechino. Subito dopo Accolade, Carlyle aveva investito anche in Spagna, rilevando la quota di maggioranza di Codorníu Raventós (Cava).