Il turismo ha bisogno di sostegno e dopo l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti come investitore, con la nascita del primo fondo nazionale, si fanno avanti due grandi nomi dell’imprenditoria privata che hanno dato vita a una società immobiliare, denominata Arsenale, per investire nell’hotellerie. Si tratta di Paolo Barletta, ceo del Gruppo Barletta, e di Nicola Bulgari, ex proprietario della maison romana venduta nel 2011 a Lvmh.
Barletta e Bulgari, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, diventano soci di questa nuova società, che parte già con investimenti attivi per oltre 370 milioni di euro. Tra questi spicca certamente Soho House a Roma, che sarà la prima Soho House d’Italia e dovrebbe anticipare di qualche mese l’apertura a Milano. Il club londinese, che conta 27 sedi nel mondo, avrebbe dovuto aprire nella seconda metà di quest’anno, ma naturalmente la pandemia ha rallentato le operazioni. Sempre dal gruppo Barletta, verranno spostati su Arsenale altri progetti collegati al turismo, come l’hotel Rosewood a Venezia e 5 operazioni strategiche tra Roma, Cortina, Toscana e Sud Italia.
Il consiglio di amministrazione di Arsenale sarà formato da Gary J. Gartner, avvocato della famiglia Bulgari ed espressione di Annabel Holding (società che rileverà il 25% delle quote di Arsenale) e Luca Benigni in rappresentanza di Bulgari, Mario Cappon e Fabio Borghese per Barletta.
L’obiettivo di Arsenale è creare un campione italiano dell’ospitalità che possa fare concorrenza ai grandi brand internazionali, accompagnati da fondi esteri e pronti a rafforzare la loro presenza in Italia. Tra nuovi capitali, flussi e valorizzazioni, l’obiettivo è arrivare nei prossimi 5 anni a investire in equity circa 230 milioni.
La prima operazione chiusa da Arsenale risale all’estate scorsa ed è stato l’acquisto di SantaVenere di Maratea, la cui gestione è stata affidata a Sd Hotels, società della famiglia Melpignano che già gestisce in Puglia la Masseria San Domenico e Borgo Egnazia. Da qui al 2025, Arsenale punta a un giro d’affari di 460 milioni di euro.