Alla fine l’ha spuntata Roma. La prima Soho House d’Italia sarà aperta nella seconda metà del 2020 nel quartiere di San Lorenzo fuori le mura, in via Cesare De Lollis, vicino alla sede dell’università La Sapienza. A dichiararlo, dalle pagine del Corriere della Sera, è stato Nick Jones, fondatore del gruppo dei club privati e delle spa. L’investimento è stimato in 75 milioni di euro.
“Volevamo un luogo diverso dai circuiti turistici, dal centro: cerchiamo sempre l’anima creativa delle città, così la prima Soho House italiana sarà nel distretto post industriale di San Lorenzo, location che abbiamo individuato assieme a Paolo Barletta”, ha raccontato Jones. Il partner scelto per l’apertura su Roma è dunque il gruppo di sviluppo immobiliare Barletta, di cui Paolo Barletta è CEO. “Ero socio di una Soho House e ci siamo visti – ha aggiunto Barletta sempre intervistato dal quotidiano milanese – e all’inizio le premesse erano di realizzare un piano più contenuto. Invece saranno dieci piani”. Si tratta infatti di un progetto con spa, club, appartamenti, roof garden, palestra con luce naturale ai piani alti e cinema privato oltre a un locale aperto per il dopo cena.
L’apertura del primo Soho Club d’Italia era contesa tra Milano e Roma. A Milano, secondo quanto anticipava sempre il Corriere lo scorso anno, la sede sarà in via Brera 19, di fronte alla Pinacoteca, nel palazzo di proprietà di Giuseppe Statuto, l’imprenditore che in città può già vantare il Four Seasons e il Mandarin Oriental. L’inaugurazione era prevista per la metà del prossimo anno, ma evidentemente Roma sembra destinata ad arrivare per prima.
Oggi sono 26 i club di Soho House nel mondo, e diventeranno 27 a settembre con l’apertura di Hong Kong. Il giro d’affari è di 600 milioni di sterline e oltre centomila soci risultano iscritti.