Cambiano le regole del più prestigioso contest mondiale di ristorazione. Il World’s 50 Best Restaurants ha creato la sua hall of fame, denominandola Best of the Best, scelta che sancisce di fatto l’uscita dalla competizione dei precedenti vincitori. Pertanto, Massimo Bottura quest’anno non potrà più difendere la vittoria conseguita nell’ultima edizione svoltasi a Bilbao, quando trionfò (per la seconda volta) davanti El Celler de Can Roca (Spagna) e al Mirazur di Mentone (Francia). Chi ha vinto in passato è fuori concorso, decisione presa dagli organizzatori per far emergere chef giovani e di talento.
Con Bottura, entrano nella classifica dei ‘mostri sacri’ anche Ferran Adrià, vincitore nel 2002 e poi per quattro anni consecutivi dal 2006 al 2009, e poi Thomas Keller (The French Laundry, 2003-2004), Heston Blumenthal (The Fat Duck, 2005), René Redzepi (Noma, 2010-2012 e poi 2014), i fratelli Roca (El Celler de Can Roca, 2013 e 2015) e Daniel Humm (Eleven Madison Park, 2017).
L’altra novità annunciata dall’organizzazione riguarda il riequilibrio di genere nel panel dei componenti di giuria, che sarà equamente composta da uomini e donne suddivisi in 26 aree, ciascuna delle quali avrà 40 membri più un presidente per un totale di oltre mille giurati. Ognuno dovrà indicare i dieci ristoranti preferiti, fino a un massimo di sei nella stessa zona geografica, senza alcuna restrizione o obbligo sulla tipologia di locale. Il voto è controllato da Deloitte, partner indipendente e ufficiale della World’s 50 Best Restaurants.