Il gruppo del cava Freixenet ha ceduto la proprietà della maison di champagne Henri Abelè a Nicolas Feuillatte. Il colosso francese da oltre 200 milioni di ricavi ottenuti dal solo metodo classico più prestigioso del mondo rafforza così le posizioni in Champagne, ottenendo un’azienda in grado di mettere nel mercato circa 300mila bottiglie. L’operazione è stata conclusa dopo diverse settimane di trattativa e le parti non hanno comunicato dettagli di natura finanziaria.
Freixenet aveva comprato Henri Abelè nel 1985. Oggi però la società spagnola fa parte del gruppo tedesco Henkell, proprietario anche dell’italiana Mionetto, che è leader mondiale nella spumantistica. La maison, fondata nel 1757, beneficia ancora del supporto della rete di distribuzione di Freixenet e di Yvon Mau, filiale del gruppo Henkell-Freixenet. Non ha proprietà fondiarie in Champagne, ma ha instaurato relazioni di lungo termine con viticoltori della Montagne de Reims e della Côte des Blancs. Tra i punti di forza di Henri Abelè compaiono anche i rapporti esclusivi di fornitura al Palazzo dell’Eliseo, all’Unesco e al Senato francese.
“La scelta di acquisire questa perla, parte dell’heritage vinicolo locale, apre un nuovo capitolo per lo champagne Nicolas Feuillatte e per la storia della denominazione”, ha dichiarato in una nota Christophe Juarez, CEO della società Cv-Cnf (Centre Vinicole Champagne Nicolas Feuillatte). “Un nuovo modello di sviluppo complementare ai canali di distribuzione sempre desiderosi di offrire prodotti esclusivi ad alto valore aggiunto. La nostra visione si basa su una prospettiva a lungo termine e crediamo che questa acquisizione darà nuovo slancio al nostro modello di business”.
La produzione di Nicolas Feuillatte, maison piuttosto giovane essendo stata fondata nel 1986 e capace in 33 anni di storia di diventare il primo marchio per vendite in Francia e il terzo al mondo, è assicurata dai rapporti stretti con circa 4.500 coltivatori della denominazione. Il 55% della produzione è destinata al mercato interno, il restante 45% viene spedito all’estero con gli Stati Uniti come prima destinazione davanti alla Gran Bretagna. In Italia i suoi prodotti sono distribuiti da Valdo.