Nel primo semestre 2022 il colosso del lusso Lvmh segna una crescita double digit sia per per l’intero gruppo sia per la divisione Wine & Spirits. Il conglomerato francese nella sua totalità chiude i sei mesi a quota 36,7 miliardi di euro, segnando una crescita del 28% sul 2021. Nello specifico, nel Q2 i ricavi sono aumentati del 27% in linea con le previsioni del primo trimestre.
Balzo in avanti anche per Wine & Spirits. Nella prima metà dell’anno il comparto ha registrato una crescita organica dei ricavi del 14%, sfiorando quota 1,69 miliardi di euro, e un incremento dell’utile delle operazioni ricorrenti del 25 per cento. Più precisamente, il Q2 dei vini di Bernard Arnault cresce più del Q1, segnando un +30% contro il +2% del primo trimestre, che aveva frenato a causa di un rallentamento della logistica.
In una nota ufficiale il gigante del lusso riporta di aver compensato “l’impatto delle restrizioni sanitarie in Cina e delle interruzioni logistiche negli Stati Uniti” che avevano influito sull’andamento del Q1 grazie “al recupero delle consegne negli Stati Uniti e a una ferma politica di aumento dei prezzi”.
Inoltre, viene riportato un aumento dei volumi dello champagne del 16% “determinando una crescente pressione sulle forniture in un contesto di forte domanda”. Il periodo si è rivelato particolarmente “positivo” in Europa, Stati Uniti e Giappone.
Recentemente il gigante del lusso ha ulteriormente ampliato il proprio portafoglio globale con una nuova acquisizione dalla Napa Valley. La proprietà californiana Joseph Phelps Vineyards è entrata nella famiglia di Moët Hennessy il mese scorso contribuendo a consolidare la strategia di diversificazione del gruppo.