Un’altra maison vinicola va ad ampliare il portafoglio del gigante di Lvmh Moët Hennessy, che acquisisce la proprietà californiana Joseph Phelps Vineyards. Fondata nel 1973, la collezione di vini di Napa Valley e Sonoma è rinomata nella cornice statunitense soprattutto per la proposta vinicola di Insignia, una miscela bordolese coltivata a Napa. La cifra del deal non è stata resa nota.
“Nostro padre ha fondato la Joseph Phelps Vineyards nel 1973 e quasi 50 anni dopo, siamo orgogliosi di essere cresciuti da un allevamento di bestiame di 600 acri e dai primi pionieri della Napa Valley – ha commentato in una nota stampa la famiglia Phelps – a un produttore di vini iconici acclamato dalla critica e conosciuto a livello internazionale”.
“Continueremo il meraviglioso viaggio iniziato dal fondatore cinquant’anni fa e proseguito oggi dai suoi eredi”, – ha dichiarato Philippe Schaus, presidente e CEO di Moët Hennessy. “Joseph Phelps è stato nella Napa Valley ciò che Nicolas Ruinart, Joseph Krug e Claude Moët per la regione dello Champagne, e allo stesso modo continueremo a sviluppare questa nuova maison nel rispetto dell’eredità e della visione del fondatore”.
La mossa del gruppo di Lvmh segue una strategia di diversificazione per ottenere una maggiore penetrazione di mercato. La divisione Wine & Spirits del colosso francese, che tra le altre conta maison quali Krug, Veuve Clicquot, Hennessy, Château d’Yquem, ha archiviato il primo quarter del 2022 a segno positivo sfiorando quota 1,64 miliardi di euro, in progressione dell’8% (+2% a livello organico) e ha registrato per il 2021 ricavi a 5,97 miliardi, in rialzo del 26% sul 2020 (sia a livello reported che organico) e del 9% sul 2019.