Ferrarini ha formalizzato la richiesta di ammissione alla procedura di concordato in bianco. Ad annunciarlo è la società specializzata nella produzione di salumi, dopo che erano saltate le trattative esclusive avviate con Italmobiliare e QuattroR, decisione unilaterale da parte di Ferrarini e che secondo alcuni rumors avrebbe aperto la strada a una nuova trattativa con un investitore industriale. La gestione della crisi ora passa al Tribunale di Reggio Emilia.
“Le società Ferrarini Spa e Vismara Spa – ha comunicato l’azienda – al fine di preservare al meglio la loro continuità aziendale, di tutelare anzitutto i posti di lavoro, gli interessi di tutti i clienti e di tutti i fornitori hanno deciso di chiedere al Tribunale di Reggio Emilia la concessione di un termine per proporre una soluzione che consenta loro di uscire dalla situazione di difficoltà finanziaria in cui versano, mantenendo così le attuali posizioni di vertice nel mercato di riferimento”.
La crisi di Ferrarini è di natura perlopiù finanziaria. L’azienda aveva chiuso il 2017 con 335 milioni di euro di ricavi consolidati, in forte crescita rispetto ai 203 milioni del 2015, e con quasi 30 milioni di ebitda. Il problema era insorto a seguito di una serie di finanziamenti erogati da Veneto Banca a Ferrarini per acquistare azioni dell’istituto di credito con conseguente aumento dell’indebitamento non supportato dal valore dei titoli che nel frattempo, come noto, sono precipitati. Il debito stimato è di 250 milioni di euro dei quali, secondo quanto riportato da Bebeez, 112 milioni sarebbero in capo alla società operativa e il resto a carico di società agricole e holding varie.