Ci sono trattative avviate tra Ferrarini, QuattroR sgr e Italmobiliare. La conferma è giunta dai diretti interessati dopo la pubblicazione di un’indiscrezione da parte del quotidiano Il Messaggero. L’interesse dei due investitori offrirebbe alla società reggiana dei salumi una via d’uscita da una situazione complicata, a seguito di una serie di finanziamenti erogati da Veneto Banca a Ferrarini per acquistare azioni dell’istituto di credito con conseguente aumento dell’indebitamento non supportato dal valore dei titoli che nel frattempo, come noto, sono precipitati.
Le difficoltà finanziarie rischiavano di compromettere un’azienda in piena salute dal punto di vista produttivo e per capacità di generare margini e utili. Nel 2017 Ferrarini ha chiuso il bilancio con 335 milioni di ricavi e un ebitda di 29,5 milioni di euro. Il debito invece ammonterebbe a circa 250 milioni di euro, dei quali 112 milioni in capo alla società operativa e il resto a carico di società agricole e holding varie.
La via di uscita per il gruppo emiliano è stata individuata nel possibile ingresso di Italmobiliare (che recentemente ha investito in un’altra società del mondo food, Caffè Borbone) assieme al fondo QuattroR, con una quota di maggioranza. L’investimento ipotizzato, del valore di 100 milioni di euro, sarebbe perseguito congiuntamente e su base paritetica dai due investitori, subordinato tuttavia agli esiti della diligence in fase di avviamento.
Ferrarini fa parte della community del programma Elite di Borsa Italiana ed è leader nella produzione di prosciutto cotto, con interessi anche nel crudo di Parma e, tramite la controllata Vismara, nel salame e mortadella, oltre a commercializzare il parmigiano reggiano dop prodotto da altre società del gruppo. Attualmente la gestione spetta ai cinque figli del fondatore Lauro, tra cui la vice presidente di Confindustria con delega all’Europa Lisa Ferrarini.