Distilleria Marzadro ha archiviato il 2022 con un fatturato “da record” a 25 milioni di euro, segnando una crescita del 12% sul 2021. “Dal 2019 in poi, tolto l’anno del Covid, abbiamo registrato forti incrementi”, ha dichiarato Alessandro Marzadro, Brand Ambassador della distilleria a Pambianco Wine&Food. “Sicuramente ci sono stati aumenti di costi, ma con un aggiustamento di listino dei prezzi del 3-4% abbiamo comunque portato a casa risultati ottimi riuscendo a coprire le spese energetiche e l’aumento del vetro”.
La grappa è il core business della distilleria, che comprende però anche liquori e un Trento Doc prodotto da una cantina acquisita nel 2016 sul Lago di Garda. “I liquori hanno avuto il loro boom negli anni ’90/2000 ma oggi si sono un po’ ‘persi’, perchè non riflettono il modo di consumare attuale”, continua Marzadro. Questa categoria pesa per il 35% sul fatturato. “La miscelazione ha creato costumi totalmente diversi, portando il consumatore a gradire gusti come il Gin e il Mezcal. Questo però è un buon segno per la grappa”.
L’export pesa per il 25% sul fatturato in Paesi come Germania, Svizzera e Austria. “Stiamo registrando segnali interessanti da Paesi vicini alla Germania come Benelux, Polonia e Repubblica Ceca, anche se sono mercati ancora piccoli”. L’Asia e l’Usa sono grandi mercati potenziali, ma oggi “ad esempio la Svizzera consuma più di tutti gli Stati Uniti, quindi credo che la cultura della grappa richieda tempo, si parla di cambi culturali”, continua Marzadro. “Non si tratta solo della bevanda in sè per sè, ma di una parte di tradizione italiana, ed è quella a dover essere esportata”.
Il marchio utilizza il canale di vendita Horeca per l’80%, servendo 8mila clienti, di cui mille sono distributori e per il resto sono clienti diretti. “Il 20% che rimane viene venduto tra Cash&Carry e Gdo”. A contribuire al fatturato, seppur in minima percentuale, c’è anche l’online. “Siamo state una delle prime referenze acquistate da Amazon Vendor, e poi negli anni abbiamo cominciato a lavorare anche con altre piattaforme online come Vino.com, Bernabei… Il concetto importante qui non è il prezzo, ma la fidelizzazione. Il cliente acconsente a pagare un prezzo di poco superiore per ottenere un servizio qualitativo”.
Il 2023 si prospetta come un anno di sviluppo per Distilleria Marzadro. In primis “vogliamo migliorare la distribuzione, che è la parte più critica e difficile per noi, investendo in nuove figure che seguano i mercati per l’azienda”. Il posizionamento capillare di un prodotto può portare a migliorarne la visibilità, “come succede nelle grandi multinazionali. Ma non solo, perchè il problema è far diventare la grappa un prodotto internazionale, cosa che ancora non è. Gli under 30 devono imparare a conoscerla e ad apprezzarla e noi dobbiamo lavorare per questo”.