Nell’ottica di sviluppare ulteriormente la propria omnicanalità, Compagnia dei Caraibi, importatore e distributore di distillati, vini, birre craft italiane e soft drink, debutta nel mondo retail con uno spazio di proprietà dedicato al B2c. Si tratta di Dispensa Wine&Cocktail Bar, locale situato a Pallanza (Verbania) e caratterizzato da un’offerta food & beverage all day long sviluppata lungo 100 metri quadrati tra dehors e interni, con oltre 70 coperti. Qui sarà possibile degustare sia i prodotti disponibili nel catalogo di Compagnia dei Caraibi, sia quelli distribuiti da terzi.
“Siamo un’azienda nata come puro importatore che ha sviluppato un modello di distribuzione che, nato in forma tradizionale, ha poi cercato di evolversi con un approccio orientato alla tecnologia e alle richieste del cliente”, racconta a Pambianco Wine&Food il CEO Edelberto Baracco. “Abbiamo iniziato a immaginare cosa volesse dire essere un’azienda omnicanale e quindi è nata l’idea di cambiare pelle, con l’obiettivo di massimizzare una serie di elementi: da un lato, offrire al consumatore B2b un’offerta e un servizio come ci ha abituato l’innovazione al B2c; dall’altro, dare al B2c la profondità e competenza usate nel B2b”.
Per rispondere a queste necessità è stata quindi acquisita, lo scorso maggio, la società che controlla Dispensa, al cui attivo ha già uno store fisico inaugurato a ottobre 2021 in Galleria Subalpina a Torino. Con l’apertura di Dispensa Wine&Cocktail Bar è stato quindi sviluppato un luogo, un concetto, “attraverso cui veicolare un modo di consumare legato ai nostri valori: dalla sostenibilità alla scelta di bere non necessariamente un’etichetta. Vogliamo aiutare il consumatore a uscire dalle sue aree di comfort, creando un hub dove giocare non solo con le nostre esclusive, ma anche con etichette non incluse nel catalogo di Compagnia dei Caraibi”.
La scelta di inaugurare il primo cocktail bar a Pallanza risponde inoltre alla volontà di non aprire in luoghi mainstream, bensì di andare a sviluppare aree che, per l’azienda, hanno un forte potenziale adatto ad esprimere la sua offerta diversificata. L’idea, infatti, “è creare uno spazio fluido capace di adattarsi al territorio e di rispondere alle esigenze del consumatore finale, a casa o in loco, e del consumatore professionale”. Tutti gli spazi seguiranno un’identità e caratteristiche visual comuni, ma non ci sarà un modello standard da replicare: come a Torino è presente uno store puro, a Verbania si può invece fare un’esperienza che va dal caffè all’aperitivo, e così via. A questi format si affianca inoltre una piattaforma di e-shop.
Il prossimo step? Esportare Dispensa oltre confine, tanto che probabilmente già il terzo punto vendita sarà all’estero.
Più in generale, “l’ambizione è arrivare a circa 25 punti vendita in Europa”, spiega il CEO. “Il B2c arriverà quindi ad avere un peso discretamente importante all’interno del fatturato del gruppo che, da quando ha scelto di quotarsi (nel 2021, ndr), sta cambiando pelle sviluppando tre anime – importazione e distribuzione, sviluppo della distribuzione a valle con Dispensa e la parte produttiva – che, pur con percorsi diversi, vanno in parallelo e che, idealmente, arriveranno ad avere un bilanciamento in termini di fatturato”, conclude Baracco.