Distilleria Bonaventura Maschio apre il 2023 con diverse novità. La realtà veneta che da oltre un secolo produce distillati ha definito il rebranding del proprio prodotto di punta: Prime Uve. Si tratta di un “cambiamento importante che non si identifica semplicemente in un cambio di etichetta ma in un rinnovamento totale”, ha dichiarato a Pambianco Wine&Food Andrea Maschio, AD dell’azienda.
Nello specifico, il rebranding ha fatto emergere elementi che richiamano “la storia della famiglia, il territorio e anche la vigna”, specifica Maschio. Sul collo della bottiglia sono quindi ritratte le vigne di Conegliano e Valdobbiadene, mentre sulla parte inferiore si trova una decorazione che suggerisce sia la forma dell’acino d’uva sia quella delle goccioline di distillato. Il tappo è in sughero e legno, poiché l’azienda desidera ridurre sensibilmente l’uso della plastica all’interno delle confezioni. Insieme alla nuova immagine, è stato inoltre lanciato il payoff ‘Prime Uve: distillato d’uva, sole e meraviglia’.
Un altro prodotto di punta dell’azienda e che “traina il fatturato” è la grappa 903 che sta riscontrando successo, oltre che nel mondo Horeca, anche nel Superhoreca, ovvero nella mixology. “Da due anni arrivano forti segnali da questo settore, sia per quanto riguarda prodotti nostri come brandy e amari, sia per prodotti che importiamo dall’estero come rum o tequile. È un canale che sta avendo sempre più importanza”.
Nel 2022 i ricavi netti dell’azienda si sono attestati intorno ai 16 milioni di euro, rimanendo in linea con i risultati del 2021. L’export genera il 5% del fatturato “ma sta crescendo, poiché c’è molto interesse, specialmente per il liquore al tiramisù e per gli amari”. Non a caso, due anni fa, Bonaventura Maschio ha lanciato il liquore al tiramisù, indirizzato al consumatore finale, che è “diventata la chiave per introdursi sui mercati esteri, in quanto solo con i distillati si fa una certa fatica”. In generale, la parte di liquoristica “sta andando molto bene”.
A livello di canale, è l’Horeca a guidare le vendite, seguita dalla Gdo, che genera circa il 10-20% dei ricavi e in cui il prodotto che funziona meglio è la grappa 903, e dall’online.