Alfio Ghezzi, lo chef che portò le due stelle Michelin a Locanda Margon (ristorante di casa Ferrari a Trento, oggi affidato a Edoardo Fumagalli), si è aggiudicato la gara per la gestione della ristorazione nella caffetteria del Mart a Rovereto (Trento), il museo di arte moderna e contemporanea progettato da Mario Botta e dotato di una collezione permanente di oltre 15mila opere. La concessione avrà la durata di sei anni.
La notizia, secondo quanto ha raccontato lo stesso chef al Gambero Rosso, è giunta a Ghezzi mentre si trovava in ferie tra i monti del Caucaso. Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, ha commentato in una nota: “Il Mart deve vivere una stagione di gioia estendendo i piaceri al gusto, per una condizione estetica di felicità del vedere, del sentire e del godere”. E ora l’allievo di Gualtiero Marchesi e Andrea Berton si prepara a dare il via alla sua nuova avventura, questa volta da cuoco e imprenditore. L’inizio dell’attività dovrebbe avvenire tra due mesi.
Quello degli chef con i musei è un rapporto ormai collaudato in Italia, come dimostra la fortunata partnership tra Enrico Bartolini e il Mudec a Milano (due stelle Michelin), ma anche l’Open di Antonello Corona al Palazzo delle Esposizioni a Roma, senza dimenticare a Torino il Combal.Zero di Davide Scabin al Castello di Rivoli. Sempre a Milano, vanno ricordati il Torre di Fondazione Prada e Vòce di Aimo e Nadia al Museo delle Gallerie D’Italia in piazza della Scala.