Non solo Milano per Iyo Group, realtà culinaria di impronta giapponese che, nel capoluogo meneghino, conta tre ristoranti e due locali dedicati alla delivery per un totale ricavi di circa 11 milioni di euro nel 2023. Come anticipato a Pambianco Wine&Food dal founder Claudio Liu: “Vorremmo portare Iyo per la prima volta fuori dalla Lombardia. Al momento siamo ancora in trattativa pertanto non si può svelare la località, ma l’apertura avverrà molto probabilmente nel 2025”. Una decisione che segna un cambio di passo per il gruppo che, fino a un paio d’anni fa, escludeva l’uscita da Milano se non con l’insegna di delivery Aji, più facilmente replicabile.
Nell’attesa di sviluppare il nuovo format, Iyo procede spedito anche nel capoluogo lombardo tanto che, proprio nei giorni scorsi, ha aperto il ristorante Kaiseki al posto dello stellato Aalto, situato in piazza Alvar Aalto, dove ha sede anche Iyo Omakase. “In Porta Nuova c’erano due ristoranti all’interno dello stesso spazio: Omakase e Aalto”, spiega Liu. “Quest’ultimo, guidato da Takeshi Iwa – che ora assume il ruolo di travelling chef del gruppo anche in vista della nuova apertura -, proponeva una cucina internazionale con un’impronta europea da cui abbiamo ottenuto ottimi risultati, incluso il conseguimento di una stella Michelin”. Tuttavia, “ci siamo resi conto che la domanda per una cucina tradizionale giapponese era molto alta, mentre la proposta di Aalto risultava un po’ complessa da comprendere per alcuni clienti. Pertanto, abbiamo deciso di chiudere Aalto e di aprire al suo posto Kaiseki che, mantenendo i medesimi spazi, offre una cucina tradizionale imperiale”.
“In questo modo – puntualizza il fondatore del gruppo – andiamo a chiudere un cerchio che comprende, oltre Kaiseki, anche Omakase, con una cucina tradizionale giapponese di sushi, e Iyo (in via Piero della Francesca, ndr), che offre una cucina giapponese contemporanea.”
Quest’ultimo – primo ristorante di cucina non italiana a ottenere nella Penisola una stella Michelin – è stato protagonista di un recente restyling che ha portato, lo scorso giugno, al raddoppio dello spazio dedicato alla cucina, alla creazione di un bancone bar e di una stanza privata.
Nel complesso, i ristoranti Iyo, Omakase e Aalto hanno registrato nel 2023 ricavi per 7,4 milioni di euro, in crescita sui 6,8 milioni dell’anno precedente, con un ebitda margin al 12,5 per cento. Con la sola nuova insegna Kaiseki, Liu punta a raggiungere, a regime (e quindi nel 2025), due milioni di euro di fatturato.
Tra le altre novità del 2024 c’è poi il raddoppio di Aji, l’insegna di delivery che, dopo la prima apertura nel 2018 in via Piero Della Francesca, ha bissato aprendo nella zona sud di Milano, in via Lamarmora 36 – angolo via Curtatone, garantendo così una copertura ottimale dell’intera città. Lo scorso anno, l’insegna ha realizzato ricavi per 3,5 milioni di euro, in lieve crescita sui 3,2 milioni dell’esercizio precedente, con un ebitda margin al 23 per cento. “Questa nuova apertura ci consente di andare a coprire quel 20% di Milano che ci mancava. Pertanto non ci aspettiamo un raddoppio del fatturato, ma una crescita di circa il 30 per cento”, conclude Liu.