Terzo colpo nel giro di quasi un anno per il fondo di private capital Italian Fine Food, che dopo aver rilevato le maggioranze di Savini Tartufi e dei panificati di Europan Sud, acquisisce l’80% di Stefania Calugi Tartufi. L’obiettivo è di creare un polo del food italiano “su cui realizzare tutte le potenzialità del settore, massimizzando le sinergie tra le diverse eccellenze e fornendo un supporto in termini di know-how strategico e finanziario”, riporta il fondo.
Stefania Calugi Tartufi, che ha riportato nel 2023 ricavi pari a 6,48 milioni di euro (contro i 6,55 del 2022), un ebitda di circa il 20% e un utile netto di 843mila euro (837 nel 2022), nasce nel 1987 tra le colline samminiatesi (provincia di Pisa) arrivando oggi a raggiungere oltre 1500 metri quadrati di spazio e 25 dipendenti.
“Sono fiduciosa che la nuova partnership ci darà la possibilità di un’ulteriore crescita nei mercati nazionali e internazionali”, ha sottolineato Stefania Calugi. “L’ambizione è avere la forza per farci conoscere sempre più come azienda di eccellenza, rappresentando anche la nostra val d’Elsa e portando un’attenzione sempre maggiore in termini di autorevolezza e qualità”.
In base agli accordi con Avm Gestioni Gestore EuVeca Società Benefit, responsabile della gestione di Italian Fine Food, Stefania Calugi mantiene l’incarico di AD del marchio, che conserverà anche tutta l’attuale organizzazione e struttura aziendale. “La nostra ambizione è quella di unire in Italian Fine Food le eccellenze del Made in Italy, e con Stefania Calugi aggiungiamo al portafoglio ancora uno dei migliori player del settore dei tartufi”, ha commentato Giovanna Dossena, principal di Avm Gestioni. “Sono certa che questo accordo ci consentirà di valorizzare a livello internazionale le eccellenze del food made in Italy”.