Il 2023 per Cantine Riunite & Civ si è chiuso con un giro d’affari stimato di circa 270 milioni di euro, contro i 260 milioni dell’esercizio precedente. “Nonostante le molteplici incertezze e difficoltà del periodo storico attuale, rimaniamo soddisfatti delle nostre performance, sia all’estero che in Italia”, ha dichiarato Francesca Benini, sales and marketing director di Cantine Riunite & Civ a Pambianco Wine & Food. “L’incremento di fatturato è spiegato in buona parte dagli impatti inflattivi: alcuni mercati hanno assorbito gli aumenti meglio di altri come Usa, UK e Centro America rispetto all’Italia “.
In generale, l’aspetto che “ci preoccupa maggiormente è il cambio repentino del comportamento d’acquisto dei consumatori”, continua Benini. “Ne deriva una forte attenzione alla composizione del carrello e a prodotti nella fascia convenienza. Dall’altra parte è aumentata l’attenzione verso la salute e il benessere. Infatti, un fenomeno emergente che stiamo osservando è il consumo di prodotti dealcolati. Si tratta di un segmento a parte in cui il consumatore è disposto a pagare di più”.
A tal proposito, la realtà emiliana per il 2024 sta lavorando a un progetto sui vini dealcolati, sia su base rossa che bianca, soprattutto indirizzato ad alcuni mercati internazionali, sviluppato “con i nostri due marchi più importanti: Riunite e Maschio. Ci stiamo focalizzando molto su questo progetto per cogliere questa opportunità di mercato emergente”.
A livello di canali, “stiamo puntando molto, sia in Italia che all’estero, sulla linea Umberto Cavicchioli e Figli dedicata all’Horeca (canale che conta per l’azienda il 20% del fatturato registrando lo scorso anno 24 milioni di euro, ndr)”, aggiunge Benini. “Si tratta di prodotti di nicchia che ci aiutano a incontrare consumatori di fascia medio-alta”. Dall’altra parte, sul canale moderno, “ci concentriamo particolarmente, sempre con Cavicchioli, sulla linea Contessa Matilde, che abbiamo recentemente presentato in Esselunga e abbiamo intenzione di sviluppare su tutto il mercato nazionale”.
Fuori dai confini del mercato domestico, tra i 92 Paesi in cui opera il gruppo, “abbiamo registrato una particolare crescita in centro America con il Lambrusco Riunite, performance positive in Usa e Uk, dove vendiamo quasi esclusivamente Prosecco, mentre l’area che ha ‘sofferto’ di più è stata la Russia, complice l’indebolimento del rublo, affiancata dalla Cina, che ha subito un forte rallentamento dei consumi nel 2023”. Inoltre, la società osserva con grande attenzione anche l’India, “anche se ci sono ancora difficoltà legate alle alte accise per le importazioni, come in generale in tutta l’Asia”.
Un’altra novità “per noi molto significativa è il restyling di Riunite che avverrà a fine anno”, conclude la sales e marketing director. “Vogliamo cambiare completamente il packaging, impreziosendolo, presentarlo sulla piazza americana per poi svilupparlo su tutti i mercati internazionali”.