Moët Hennessy, il portfolio di marchi wine&spirits del gruppo Lvmh, rallenta nel primo semestre 2023 riportando, a conti fatti, una decrescita dei ricavi del 4% (-3% su base organica) a 3,18 miliardi di euro. Nello specifico, è il secondo trimestre dell’anno ad aver causato il decremento attestandosi a -8%, rispetto al primo trimestre che si era guadagnato un +3 per cento.
Nei sei mesi la divisione Champagne ha registrato un aumento dei ricavi “grazie alla strategia basata sul valore”, recita una nota; mentre il cognac Hennessy ha risentito “del contesto economico degli Stati Uniti e del livello di scorte ancora elevato dei suoi rivenditori”. Tra i vini rosati provenzali, Lvmh ha acquisito “il leader mondiale Minuty e Château d’Esclans ha intensificato la sua espansione internazionale”. Per la prima volta il vigneto Joseph Phelps, acquisito lo scorso anno, è stato incluso nei conti del primo semestre.
La divisione wine&spirits va controcorrente rispetto ai risultati complessivi del gruppo che ha visto una crescita del 15% sul 2022 con 42,2 miliardi di euro e un utile netto aumentato del 30% a 8,48 miliardi di euro. Anche le altre categorie merceologiche hanno registrato un incremento a doppia cifra: guida la classifica il fashion con 21 miliardi di euro (+17%), seguita dalle catene retail – come Sephora – con 8,3 miliardi (+26%), la sezione ‘Watches & Jewelry’ con 5,2 miliardi (+11%) e Perfumes & Cosmetics con 4 miliardi (+11 per cento).