“Fare evoluzione, non rivoluzione”. È questa la filosofia aziendale portata avanti da Giampiero Bertolini, CEO di Biondi Santi. Dal suo arrivo in azienda nel 2018, Bertolini ha guidato un’opera di ‘make up’ della struttura aziendale puntando al riposizionamento del marchio. “Dopo tre anni dalla creazione del piano di business (con durata dieci anni) – ha dichiarato Bertolini a Pambianco Wine&Food in occasione del secondo Summit Pambianco – PwC dedicato al settore wine & food – abbiamo incontrato un’accelerazione straordinaria e siamo già avanti di due anni. È la marca a fare la differenza e il nome ha guidato questa accelerazione”.
Per riposizionarsi, l’azienda è ripartita dal prezzo, ora superiore del 70% rispetto a tre anni fa. E le vendite sono aumentate, tanto che quest’anno, nel giro di due mesi e mezzo, Biondi Santi è riuscito ad allocare tutto il vino. “Siamo usciti il primo marzo come tutti gli anni e a maggio 2022 avevamo già finito il vino”.
Per accrescere la produzione, in vista di una felice allocazione come accaduto quest’anno, già tre anni fa la realtà vinicola aveva acquisito sei ettari di vigne, i cui risultati si vedranno tra otto o nove anni.
Per l’azienda rimane fondamentale puntare sulla qualità del prodotto e trovare l’equilibrio giusto tra domanda e offerta. Premiumness e riconoscibilità sono i principali vantaggi a cui aspira la strategia Biondi Santi. “La nostra strategia si basa sul valore. Infatti, abbiamo un numero di bottiglie limitato. Per ottenere la qualità è necessario pensare a lungo termine e pianificare correttamente andando così a creare una marca che ci distingue sul consumatore finale”.
Tra i progetti sul tavolo, l’attenzione maggiore ricade sulla recente acquisizione di Isole e Olena da parte della famiglia Descours. “Vogliamo mettere a sistema questa nuova azienda e creare le basi per farla crescere ulteriormente in futuro, mantenendone però inalterato il dna, rispettando insomma come sempre secondo la nostra filosofia storia e territorio. Quest’anno la priorità per noi è qui”.