I Love Poke centra le stime nel 2021. Il brand italiano delle celebri bowl hawaiane, nato a Milano nel 2017, ha infatti archiviato l’anno con un giro d’affari di 40 milioni di euro (come ipotizzato dall’azienda lo scorso aprile), in aumento rispetto ai 10 milioni del 2020, e un margine ebitda stimato superiore al 20 per cento. Una crescita resa possibile dall’apertura di nuovi ristoranti su suolo italiano che, proprio in questi giorni, hanno toccato, con Assago (Mi), quota 100, di cui 80 aperti a partire dallo scorso maggio.
L’obiettivo per il 2022 è ambizioso: I Love Poke punta a raddoppiare il fatturato grazie all’apertura di nuovi store non solo in Italia, ma anche all’estero in diversi Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Inghilterra e Polonia, per un totale di ulteriori cento punti vendita. I nuovi ristoranti comporteranno anche un aumento dell’organico: se già nel 2021 I Love Poke è passato da 100 a 800 collaboratori, nel 2022 si stima l’inserimento di ulteriori 500 persone.
“Anche se nell’ultimo periodo abbiamo affrontato diverse problematiche, tra cui quelle legate all’aumento dei costi e alla disponibilità della materia prima, nonché al caro trasporti, siamo stati in grado di superarle grazie alla nostra organizzazione di supply chain, al nostro centro di produzione centralizzato, e al nuovo centro di logistica che offre servizi a tutta la catena”, dichiarano i founder Rana Edwards e Michael Nazir Lewis. “Ciò ci permette di essere allo stesso tempo il fornitore e il distributore di noi stessi e garantire così il controllo diretto dell’origine dei prodotti, seguire la materia prima dalla a alla z, essere consapevoli e sicuri di ciò che serviamo”.
Nel 2021 si ricorda inoltre che I Love Poke ha aperto per la prima volta il capitale facendo entrare nell’asset societario Francesco Manzi.