La catena di ristoranti Wagamama è stata venduta dal fondo Duke Street a The Restaurant Group, realtà da 500 locali in Gran Bretagna e specialista del casual dining market. La comunicazione ufficiale è giunta dalla stessa Duke Street, che ha incassato 559 milioni di sterline dall’operazione, pari a poco meno di 640 milioni di euro al cambio attuale.
Duke Street aveva acquisito Wagamama nel 2011, quando la catena del noodle poteva contare su 70 ristoranti. Ciò significa che, dopo sette anni di controllo, il fondo di private equity è uscito ottenendo un moltiplicatore dell’investimento pari a 3,4 volte. Oggi Wagamama conta 133 ristoranti in Regno Unito, 5 store negli Usa e 58 franchising nel resto del mondo, compresi quelli italiani avviati in partnership con Percassi. La crescita like-for-like ovvero senza considerare le nuove aperture è stata mediamente del 9,6% l’anno. Nell’ultimo esercizio, chiuso il 19 agosto scorso, Wagamama ha ottenuto ricavi per 307 milioni di sterline con un ebitda superiore al 10% e pari a 43 milioni di sterline.
The Restaurant Group aggiunge un marchio, probabilmente il più prestigioso e accattivante, ai suoi brand di proprietà che sono Frankie and Benny’s, Chiquito, Coast to Coast, Garfunkel’s, Firejacks, Brunning & Price e Joe’s Kitchen. La società è quotata al London Stock Exchange e il mercato ha reagito negativamente all’operazione: il titolo viaggiava attorno a 297 pound prima della manifestazione di interesse per Wagamama, risalente al 30 ottobre, e ha chiuso la seduta del giorno successivo a 241 sterline dopo aver toccato minimi di 225. Dopo un parziale recupero, le azioni di The Restaurant Group hanno lasciato sul terreno un altro 2% nella seduta di lunedì 5 novembre.
Nel 2017 il giro d’affari di The Restaurant Group è stato pari a 679,3 milioni di sterline, in calo del 4,4% rispetto al 2016.