La conclusione del Bocuse d’Or Europe a Torino è stata un trionfo per la scuola nordica di cucina. Nella kermesse, ospitata per la prima volta in Italia, si è imposta la squadra della Norvegia capitanata da Christian André Pettersen, precedendo i colleghi di Svezia e Danimarca. L’Italia si qualifica per la finale mondiale di gennaio 2019 a Lione, durante il salone Sirha, conquistando una wild card.
La giuria presieduta dai superchef Jérôme Bocuse, Tamás Széll, Carlo Cracco ed Enrico Crippa ha decretato la vittoria del ventottenne Pettersen, chef del ristorante Mondo, situato nella località norvegese di Sandnes, assistito da Håvard André Josdal Østebø. Gli altri premi assegnati sono quelli per il miglior commis a Curtis Mulpas, belga ma appartenente al team italiano, quello per la prova al piatto conquistato da Matthieu Otto (Francia) e quello per la prova al vassoio a Ismo Sipeläinen (Finlandia).
Alla finale di Lione entrano a far parte per l’Europa, oltre alle tre nazioni del podio e all’Italia ripescata nonostante un deludente piazzamento al 12° posto, anche le nazionali gastronomiche di Finlandia, Francia, Belgio, Svizzera, Ungheria, Islanda e Regno Unito.
Strada dunque in salita per il team italiano composto dallo chef Martino Ruggieri (in forze al ristorante parigino Alléno, tre stelle Michelin), dal commis Curtis Mulpas e dal coach Francois Poulain. L’Italia non ha mai vinto il Bocuse d’Or, che vede nel suo albo d’oro una prevalente dominazione da parte degli chef francesi con sette successi su sedici, ma anche la scuola scandinava è tradizionalmente forte: per quattro volte si è imposta la Norvegia, una volta la Svezia e una la Danimarca. L’ultima edizione, celebrata nel 2017, ha visto il successo del team Usa guidato da Mathew Peters, davanti a Norvegia e Islanda.