Buoni segnali per il vino all’interno della grande distribuzione organizzata. Nel corso del 2015, dopo anni di stasi, le vendite di bottiglie da 0,75 litri sono aumentate del 2,8% in volume, mentre tra le denominazioni protette (doc, docg e igt) il progresso è contenuto all’1,9%. Lo riporta uno studio effettuato dall’istituto di ricerca Iri e presentato in occasione di Vinitaly. L’aumento in valore è superiore a quello rilevato in quantità e raggiunge il 4%, con un progresso di poco inferiore (+3,8%) per le denominazioni di origine. La crescita, sottolinea Iri per conto del proprio direttore delle client solutions, Virgilio Romano, non è pertanto stata stimolata né dalla crescita promozionale né dai prezzi in calo: i vini a denominazione di origine mostrano infatti un balzo del prezzo medio di poco inferiore al 2 percento. “Dopo un lustro di assenza, la crescita contemporanea di volumi e valori ci lascia ben sperare per gli anni futuri” commenta Romano. La grande distribuzione conferma peraltro il momento favorevole degli spumanti, che crescono del 7,8% in quantità (mentre l’aumento del valore, +7,5%, testimonia un calo del prezzo medio), e dei vini biologici, con un incremento a due cifre del numero di bottiglie vendute (+13,2%) e ancor più elevato in valore (+23%), pur restando un business di nicchia con 1,63 milioni di litri venduti.
Il Lambrusco si conferma in vetta alla classifica dei vini più venduti nei supermercati italiani, con 12,7 milioni di litri (+0,3%), seguito dal Chianti (+1,7%) che primeggia invece nella graduatoria per valore con vendite per oltre 60 milioni di euro, mentre al terzo posto sale lo Chardonnay (+9%) a 8,2 milioni di litri. Tra i vini emergenti spicca la performance della Passerina marchigiana, protagonista di una progressione del 34,3%, davanti al Valpolicella Ripasso (+22,2%) e a un altro vino dell’area medio/adriatica, il Pecorino (+19,9 percento). In un quadro generalmente positivo, le uniche note dolenti riguardano la Bonarda, che perde il 5,7% in valore (-5,4 in quantità), e il Dolcetto, -3,7% (-6,2% in quantità).