Nel 2019 le cose andranno esattamente come quest’anno: Salone del Mobile e Vinitaly saranno in piena concomitanza, perché la fiera veronese del vino inizierà domenica 7 aprile e quella milanese del design martedì 9 aprile, ma di fatto il calendario degli eventi a Milano è già avviato nella giornata di lunedì 8 aprile. Ed è un problema, avvertito soprattutto (ma non solo) dalle aziende specializzate nella produzione di spumanti perché, si sa, sono le bollicine ad accompagnare party e presentazioni dentro e fuori Salone.
“Le difficoltà nell’individuare una data compatibile tra le manifestazioni sono comprensibili – afferma Matteo Lunelli, presidente di Ferrari Trento, impegnato su più fronti durante la Design Week – vista anche la complessità del mese di aprile tra la Pasqua e le successive festività… E’ però auspicabile che ci sia un dialogo tra le due fiere per evitare la sovrapposizione. Questa concomitanza si traduce in una perdita di opportunità per aziende come la nostra, che devono presidiare Vinitaly con tutto il proprio team e, proprio per questo, non riescono a gestire adeguatamente la presenza a Milano. Inoltre Vinitaly perde l’opportunità di coinvolgere alcuni esponenti della stampa lifestyle che sono impegnati al Salone”.
Lunelli evidenzia altre conseguenze negative derivanti dalla concomitanza Vinitaly-Salone, in particolare gli stress delle infrastrutture come gli aeroporti milanesi dove spesso atterrano anche i voli dei buyer internazionali di Vinitaly, per non parlare del traffico autostradale congestionato lungo tutto l’asse dell’A4 e degli hotel, cari e tutti occupati non solo a Milano e a Verona, ma in buona parte della pianura padana. “Purtroppo le date del 2019 sono già state fissate e difficilmente potranno essere cambiate, ma dal 2020 le due fiere dovrebbero confrontarsi e studiare una soluzione differente”.
Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Superiore docg di Conegliano e Valdobbiadene, afferma: “Vinitaly dovrebbe essere attento nel coordinamento con il Salone del Mobile, perché sono due tra gli eventi che più rappresentano l’italianità. L’ideale sarebbe avere a disposizione una settimana tra un evento e l’altro. Tuttavia, per come la vediamo noi, la problematica non è così importante da imporre uno spostamento marcato della data di Vinitaly. La primavera è il momento migliore per presentare la nuova annata del Prosecco Superiore e non possiamo anticipare troppo, perché andremmo a ridosso di Prowein, né posticipare troppo, perché ci avvicineremmo alle date di altre manifestazioni”. In sostanza, se non ci fossero le condizioni per separare di qualche giorno le due fiere, Nardi preferisce tenere le cose come stanno. “Non è ottimale ma si può coesistere. Le aziende del vino che partecipano al Salone sono tutte strutturate e sanno gestire la concomitanza”.