Vinitaly chiude la sua 55esima edizione con 93mila presenze (tra buyer e operatori professionali in generale), in aumento sulle 88mila del 2022 e sotto le 125mila del 2019. Gli stranieri presenti sono stati 29.600 (25.000 lo scorso anno). La crescita rispetto all’ultima edizione “è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi – fanno sapere da Veronafiere – che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati”. I top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia sono stati oltre mille.
Gli Stati Uniti rimangono la nazione maggiormente presente in fiera (+45%), seguita in lunga distanza dalla Germania e poi dal Regno Unito. La Cina, con oltre mille presenze, torna invece in quarta posizione, scavalcando il Canada (+19%). Alla crescita generale del mercato europeo, si segnala il grande ritorno degli operatori da tutti i mercati extra-Ue: l’Asia, più che raddoppiata (+116%), trainata da Cina e Giappone (+143%); le Americhe (+38%) dove alla performance statunitense si aggiunge il +46% del Brasile e l’ulteriore consolidamento del Canada (+19%); l’Australia in crescita del 130 per cento.
“Gli investimenti fatti in favore dell’incoming estero hanno dato un primo concreto risultato a un Vinitaly che vogliamo sempre più decisivo per il business degli espositori che per la manifestazione riservano risorse importanti”, ha commentato Maurizio Danese, AD di Veronafiere. “Un matching domanda-offerta che ha funzionato, come dimostrato anche dagli oltre 11mila appuntamenti pianificati tra espositori e buyer della piattaforma Vinitaly plus che si aggiungono a quelli fissati direttamente tra aziende e buyer”.
“L’obiettivo – ha aggiunto Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – è quello di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell’incoming sull’Italia, dall’altro sul prodotto italiano all’estero con un radicamento di Veronafiere – dopo Brasile e Cina – negli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Far East”.
A breve si apriranno infatti le porte di Vinitaly in Cina, con il primo appuntamento a Chengdu (11 aprile). Si vola poi a Shenzhen (14 aprile) nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a Wine to Asia (11-13 maggio), insieme a Ice e a Fondazione Altagamma.
Nel 2024 Vinitaly 56 andrà in scena dal 14 al 17 aprile.