Vinitaly riparte a Verona in ottobre con un’edizione speciale, ideata come appuntamento b2b, in presenza e in sicurezza, e come punto di arrivo delle prossime iniziative commerciali all’estero. A sua volta, quest’edizione speciale in programma dal 17 al 19 ottobre sarà il punto di partenza verso il 54° Vinitaly, già fissato per il 10-13 aprile nel quartiere fieristico della città scaligera.
La presentazione della roadmap 2021 è andata online venerdì scorso (26 marzo) e alla conferenza stampa ha partecipato, tra gli altri, il ministro Stefano Patuanelli (Mipaaf). Durante l’incontro, il dg di Veronafiere e Vinitaly, Giovanni Mantovani, ha presentato gli ultimi dati dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, da cui emerge che nel confronto tra i risultati di gennaio 2021 rispetto allo stesso mese del 2020, ancora in regime pre-Covid, per l’Italia la partenza è con un gap a valore del -19% nei primi 10 mercati della domanda. “Dati ancora parziali, ma che fanno riflettere su quanto sia fondamentale in questo periodo complesso potenziare l’azione di promozione sui buyer chiave. Vinitaly, anche nel 2021, servirà proprio a questo”, ha aggiunto Mantovani.
Vinitaly Special Edition 2021 è stato ideato come strumento di politica industriale per la ripresa delle relazioni commerciali a livello nazionale. Il format poggia su quattro pilastri: manifestazione in presenza e in sicurezza, caratterizzazione esclusivamente professionale dell’evento (che comprenderà al suo interno gli Stati generali del vino 2021), internazionalità con ingresso di buyer selezionati dall’estero attraverso corridoi verdi sanitari, partecipazione delle aziende del vino attraverso aree preallestite e l’utilizzo delle vetrine digitali attraverso la piattaforma online Vinitaly Plus.
Da qui a Vinitaly Special Edition, i programmi di Veronafiere prevedono diversi appuntamenti internazionali. I primi due sono già andati in scena con Vinitaly Russia a Mosca (23 marzo) e San Pietroburgo (25 marzo). I prossimi riguardano la Cina, a Chengdu (3-6 aprile) e a Shenzhen dove va in scena a giugno (8-10) la seconda edizione in presenza di Wine To Asia. Nello stesso mese, a Verona si terrànno Vinitaly Design international packaging competition (11 giugno), Vinitaly 5 Star Wines The book (16-18 giugno), OperaWine (19-20 giugno), dove degustare il meglio della produzione vitivinicola italiana selezionata da Wine Spectator, per finire con i corsi della Vinitaly International Academy (21-24 giugno). A settembre, Vinitaly è a Pechino (13-17) e poi in Brasile, per Wine South America (22-24).
Vinitaly in presenza, dunque, resta strategico per Veronafiere, che continuerà sì a investire nelle piattaforme digitali come strumento aggiuntivo e integrato all’evento fisico, ma come ha affermato il presidente della società, Maurizio Danese: “In questo scenario, ritornare a programmare e a fare eventi in presenza è ancora più fondamentale. Lo confermano gli operatori nazionali ed esteri di Vinitaly in un sondaggio realizzato tra dicembre e gennaio scorsi: oltre il 30% del campione ha evidenziato che partecipare alle fiere sarà ancora più importante che in passato, mentre più del 60% ritiene che le fiere saranno ugualmente rilevanti”. Parole condivise dal ministro Patuanelli, che ha dichiarato: “Vinitaly a ottobre sarà un evento fondamentale e rappresenta un obiettivo per l’uscita dalla pandemia. Mi auguro che a ottobre, ma anche prima, ci possano essere le condizioni per poter ricominciare a fare eventi in presenza, perché Il mondo del vino e l’agroalimentare italiano ne hanno bisogno”.