Un’antica fattoria di 720 ettari tra boschi, colture, ulivi (per 10mila bottiglie di olio) e vigne – da cui attualmente si producono 100mila bottiglie l’anno – oltre a un borgo trecentesco, antichi casolari e ville destinate all’ospitalità. È questo, in breve, l’universo di Villa Saletta a Palaia, in provincia di Pisa, proprietà dalla famiglia inglese Hands. Forti di una posizione patrimoniale solida costruita nel mondo della finanza e di un know-how specifico nell’hotellerie di lusso, gli Hands hanno acquisito nel 2000 Villa Saletta con l’intento di realizzare un importante progetto che ruoterà attorno al vino e all’enoturismo. E a fronte di un investimento di 60 milioni di euro già stanziato per l’acquisizione della tenuta, la costruzione della cantina provvisoria e l’impianto di nuove vigne, è previsto un ulteriore budget da 190 milioni di euro per dare vita ad un polo turistico di altissimo livello che ruoterà attorno al tema vino, offrendo anche ristorazione e gastronomia d’eccellenza. Il 2022 vedrà l’avvio dei lavori per la costruzione della nuova cantina e per la ristrutturazione dei primi spazi destinati all’accoglienza degli enoturisti.
NUOVA CANTINA DA 15 MILIONI
Il segmento vinicolo di Villa Saletta è attivo dal 2015 sotto la direzione dell’enologo e agronomo toscano David Landini. La cantina ‘provvisoria’ – progettata dallo studio Rossiprodi – è un edificio in corten e cemento in località Montanelli a Palaia in provincia di Pisa, dove si producono vini da uve sangiovese, cabernet franc, cabernet sauvignon e merlot allevate su 30 ettari vitati. L’azienda ha sul mercato sette etichette: uno spumante metodo classico da sangiovese, un rosato blend di tutte le uve, un Chianti Docg e quattro rossi Igt Toscana.
La nuova cantina – per un investimento di circa 15 milioni di euro – dovrebbe esser terminata per la vendemmia 2022 e prevede il recupero di un antico casolare per una superficie di 1.100 mq e lo sviluppo di ulteriori 1.600 mq, tutti destinati all’accoglienza, alla ristorazione e ai membri del wine club aziendale. L’area dedicata alla vinificazione (totalmente interrata) si svilupperà su 2.300 mq, mentre gli spazi dell’attuale cantina saranno utilizzati per uffici, imbottigliamento e logistica. A breve distanza nasceranno inoltre un’osteria e un negozio centrati sulla cultura gastronomica locale.
Villa Saletta è però una vera fattoria e, oltre ai vigneti, sono presenti colture di orzo, avena, erbe e fiori di campo, oltre ai pioppeti e a 6mila olivi su 34 ettari. Nei terreni argillosi crescono inoltre diverse varietà di tartufi. Non manca infine la selvaggina, importante da sempre nella vita della fattoria, perché da oltre due secoli qui si tiene la caccia all’inglese al fagiano – che in un’occasione vide anche la partecipazione della Regina Vittoria.
OSPITALITÀ EXTRA-LUSSO
Sul fronte ospitalità, Villa Saletta dispone attualmente di tre ville con piscina dislocate nella proprietà, ricavate dall’accurata ristrutturazione di antichi casolari. È previsto per la metà del 2023 l’inizio dei lavori di recupero e ristrutturazione dell’antico borgo trecentesco di Villa Saletta che, mantenendo intatta la sua struttura originaria e la sua bellezza architettonica, diventerà un resort extra-lusso “7 stelle” con 43 appartamenti con spa, personale di servizio e chef privati. Inoltre saranno attivi due ristoranti di livello, dei quali uno aperto anche al pubblico. Un progetto ambizioso (e impegnativo) che mira a restituire splendore a questa antica tenuta risalente al 980 dC (data del primo resoconto scritto sulla produzione di vino). Il focus centrale di questo grande progetto saranno il vino e l’agricoltura, attorno ai quali ruoteranno molte delle esperienze che gli ospiti potranno vivere alloggiando a Villa Saletta.