Villa d’Este Hotels rileva l’Harry’s Bar di Cernobbio. Nato nel 1973 come ‘american bar’ con il primo proprietario Piero Sacchi, il ristorante negli anni è diventato rinomato “per la sua atmosfera retrò, per i piatti ispirati alla tradizione italiana e milanese e per le frequentazioni mondane, da Robert de Niro a Bruce Springsteen a George Clooney, da Denzel Washington a Liza Minelli”. Nel 2009 il locale è stato poi rilevato da tre imprenditori comaschi: Francesco Ugoni, Giuseppe Mantero e Riccardo Marazzi.
Per il gruppo, questa operazione rappresenta l’aggiunta “di un tassello al grande ‘mosaico’ di strutture appartenenti a Villa d’Este Hotels, tra cui la recente acquisizione di Villa Belinzaghi, nel 2022″, riferisce la società. “Per noi l’Harry’s Bar rappresenta l’arricchimento dell’offerta con un asset che è perfettamente in linea con il brand, grazie al legame con la tradizione e la sua storicità, che l’hanno reso un punto di riferimento per il jet set del lago, ma soprattutto ci permette di creare un’ulteriore e forte relazione con il territorio”.
Riguardo alla gestione dell’Harry’s Bar, l’intento del gruppo hospitality è di “preservarne la tradizione, il concept e l’offerta e continuarne il percorso di successo portando innovazione nel pieno rispetto del passato: un’icona da mantenere così com’è”.
Il gruppo comprende nel suo portfolio Villa d’Este, l’albergo 5 stelle lusso situato a Cernobbio che stima per il 2023 ricavi a +20% sul 2022 (quando aveva archiviato 60,2 milioni di euro), il 5 stelle Villa La Massa, sulle rive dell’Arno, e i due quattro stelle Palace Hotel e Hotel Barchetta Excelsior, nel centro di Como e affacciati sul lago. Villa Belinzaghi, acquisita nel 2022, è ora in fase di restauro.