La Camera dei Deputati ha approvato, con la votazione del 21 settembre, il disegno di legge sulla ‘Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e commercio del vino’, noto come testo unico sul vino, promosso dal governo per accelerare il percorso di semplificazione burocratica richiesto da aziende e associazioni del settore. La norma, declinata in otto titoli e novanta articoli, passerà ora all’esame del Senato.
“Con questo provvedimento rendiamo il vino italiano sempre più forte e all’avanguardia in Europa. Avere in una sola norma di 90 articoli tutte le disposizioni, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti, rappresenta un risultato storico” ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
Il progetto di legge, comunica il Mipaaf, si concentra su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio.
Tra le principali novità contenute nel testo compaiono una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici, al fine di promuovere interventi di ripristino, recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico. È inoltre inserita la disciplina delle attività di enoturismo, con le pratiche riguardanti l’accoglienza e l’ospitalità dei turisti presso vigneti e cantine. Dal punto di vista delle sanzioni viene previsto un sistema meno gravoso per le imprese grazie a una risoluzione preventiva delle irregolarità attraverso il ravvedimento operoso. Spazio all’innovazione con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore, che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza.