Tra vermouth, vini e amari, cresce il giro d’affari della cantina Toso di Cossano Belbo (Cuneo). Dopo aver chiuso il 2017 con un fatturato di 36 milioni di euro, maturato per il 65% all’estero e con la Francia quale primo mercato, quest’anno si dovrebbe concludere con un ulteriore incremento del 5% in Italia e del 10-12% all’estero. Lo afferma Gianfranco Toso, direttore generale dell’azienda fondata nel 1910 da Vincenzo Toso e oggi condotta dalla quarta generazione della famiglia con i due fratelli Gianfranco e Pietro ed il cugino Massimo Toso.
“Dovremmo arrivare sui 40 milioni”, afferma il DG, precisando che vermouth e vini aromatizzati rappresentano oltre la metà del giro d’affari. “In particolare, c’è una grande riscoperta del vermouth italiano da parte di quei Paesi, soprattutto nordeuropei, che hanno cessato le produzioni domestiche per acquistare il vero prodotto italiano. La Francia resta il primo mercato perché i francesi hanno il culto dell’aperitivo e spesso, prima del pasto, bevono proprio un vermouth. Ma stiamo ottenendo ottimi riscontri in Belgio, Olanda e altri Paesi nordeuropei. Anche l’Italia, dopo alcuni anni modesti, sta ripartendo ed è probabilmente il mercato europeo con il più alto tasso di crescita”. Tra i mercati importanti, anche per il contributo offerto dalle bollicine Asti, compare la Russia. “Almeno il 15% del fatturato dipende dall’area ex Urss, che sta aumentando a due cifre”, commenta Toso.
L’altro fronte interessante per lo sviluppo è rappresentato dall’Asti Secco, la bollicina da aperitivo a base Moscato che è stata lanciata dallo scorso anno come alternativa ad altri metodi Charmat e in particolare per sfruttare l’onda crescente del Prosecco sui mercati internazionali. “Si tratta di un modo nuovo di proporre l’Asti, poiché si sta riducendo la tendenza a chiudere il pasto con un vino dolce. Inoltre, l’Asti dolce è un prodotto tipico da ricorrenza, perlopiù a Natale, mentre quello secco è indicato per il consumo quotidiano, in particolare per antipasto e aperitivo. Noi siamo soddisfatti, tant’è che abbiamo lanciato anche la prima produzione di Asti Secco docg senza solfiti aggiunti, denominata Sarunè, in sole 13.200 bottiglie”.
L’azienda ha 56 dipendenti e 30 ettari di proprietà, a cui si sommano le uve conferite da 130 viticoltori del Piemonte. Opera per il 58% tra vermouth e aromatizzati, per il 40% tra vini e spumanti e per il 2% nei liquori. I marchi sono Toso per spumanti e vini, Fiocco di Vite per i vini frizzanti, Gamondi per vermouth & spirits, Toccasana di Teodoro Negro negli amari. Quest’ultimo è l’originale liquore delle Langhe prodotto con 37 diverse erbe e sta crescendo tra Stati Uniti, Germania, Spagna e Ucraina.