Cos’hanno in comune una regione iconica del sud della Francia come la Provenza, che rappresenta un sistema da 28.000 ettari vitati e 150 milioni di bottiglie all’anno, il 91% delle quali destinate ai vini rosati, e la Valtènesi, piccola ma storica area situata sulla sponda bresciana del Lago di Garda, che con i suoi 1000 ettari e i 2 milioni di bottiglie custodisce uno dei vini rosa più eleganti e affascinanti d’Italia?
Molto più di quanto si possa immaginare e ora queste affinità elettive verranno messe a sistema attraverso una partnership che cercherà di diffondere la conoscenza dei vini delle due denominazioni in tre paesi europei, Germania, Belgio e Olanda, dove il consumo dei vini rosati è ancora deficitario sebbene le potenzialità siano molto alte.
I consorzi delle due aree hanno quindi lanciato il progetto triennale denominato “Rosé Connection”, finanziato con 2,1 milioni di euro dalla Comunità europea. “Parleremo ai consumatori, soprattutto ai Millennials, e agli operatori del settore di questi tre paesi organizzando una serie di attività che hanno l’obiettivo di incrementare la conoscenza e il consumo dei vini rosati”, hanno spiegato Brice Eymard ed Eric Pastorino, rispettivamente direttore e presidente del Civp – Conseil Interprofessionel des Vins de Provence, associazione che riunisce 500 produttori e i negotiant di questa regione, in rappresentanza di tre denominazioni: Côtes de Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence e Coteaux Varois en Provence. “Inviteremo giornalisti e influencer in Francia e in Italia, organizzeremo degustazioni dedicate ai rosati, investiremo in pubblicità sui media, creeremo un sito internet e ci attiveremo sui canali social”.
Un progetto certamente ambizioso, all’interno del quale è salita a bordo anche la Valtènesi, denominazione lombarda dedicata alla produzione dei vini rosati sin dal 1896, quando il senatore veneziano Pompeo Molmenti, sindaco di Moniga del Garda, innamorato della viticoltura francese, ideò la vinificazione in rosato del Groppello, vitigno autoctono locale. “Provenza e Valtènesi sono unite da tante cose”, ha sottolineato Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi. “La lunga tradizione nella produzione dei rosati, i metodi produttivi, una viticoltura dedicata a questa tipologia, la ricerca qualitativa, la vicinanza all’acqua e quindi alla luce e al sole. Costa Azzurra e Lago di Garda, inoltre, sono entrambe mete turistiche ricercate. C’è una ricerca comune del bien vivre e il vino rosato fa parte di questo desiderio”.
Due territori che già ora vedono nell’export una quota importante del loro fatturato, circa il 40%, ma che intendono diffondere ancora con più forza le potenzialità di una tipologia, che quando prodotta in territori vocati e specializzati raggiunge qualità e fascino di grande livello.
Il progetto entra ora nel vivo a partire dal ProWein, fiera in programma a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio.