Amarone e Ripasso danno la spinta ai conti di Cantina Valpolicella Negrar, società cooperativa nota per il brand Domìni Veneti e perché rivendica l’invenzione dell’Amarone, frutto del fortunato errore di un suo cantiniere, tale Adelino Lucchesi, che nel lontano 1936 mise a fermentare per troppo tempo il vino tratto da uve Recioto.
Il bilancio approvato dai soci della coop con sede a Negrar (Verona) vede un aumento dell’8,5% del fatturato per l’esercizio 2016/17, chiuso il 31 luglio a 38,1 milioni di euro. L’export vale il 59% degli incassi con Germania, Danimarca, Inghilterra e Svezia tra i principali mercati di riferimento. Quanto all’Italia, sale a due cifre il contributo della grande distribuzione organizzata (+16%) e si consolida la presenza dei vini di Valpolicella Negrar nel canale horeca (+3%).
“Nel 2018 – ha dichiarato il direttore generale ed enologo della società, Daniele Accordini – vogliamo consolidare la nostra presenza in Germania, mercato estero di maggior soddisfazione per noi, concentrandoci sull’export della linea top Domìni Veneti; guardiamo con estremo interesse anche a Giappone e Cina, mercati, specie quello cinese, dalle grandi potenzialità di sviluppo”. Valpolicella Negrar ha aderito alla rete d’impresa The Wine Net, assieme ad altre cinque realtà di Veneto, Piemonte, Toscana, Abruzzo e Sicilia, con l’obiettivo comune di comunicare l’eccellenza della cooperazione vitivinicola italiana, condividere opportunità e scambiarsi competenze commerciali.
L’assemblea dei soci ha confermato alla presidenza Renzo Bighignoli e alla vice presidenza Gianmichele Giacopuzzi. “L’impegno del nostro prossimo mandato sarà soprattutto quello di sfruttare al massimo le nostre potenzialità e le sinergie con altri partner, in sintonia con la radice cooperativa della cantina”, ha affermato Bighignoli. Il triennio 2017-2020 vedrà la realizzazione di un nuovo edificio sul retro della cantina e che sarà destinato alla nuova sala di appassimento, al magazzino e alla logistica.