Stati Uniti, Horeca e mercati europei di lingua tedesca. Sono questi i focus di Valdo Spumanti, cantina veneta fondata nel 1926 e di proprietà della famiglia Bolla dal 1938. Partendo dalle novità oltreoceano, l’azienda ha stipulato un accordo di distribuzione con la C. Mondavi & Family, realtà vinicola fondata nel 1943 in California che in portafoglio conta, tra gli altri, il marchio Charles Krug Winery.
La collaborazione, nello specifico, si svilupperà in tre fasi, come raccontato a Pambianco Wine&Food da Pierluigi Bolla, Presidente di Valdo. La prima, partita a gennaio 2023, prevede la distribuzione dei prodotti Valdo sul mercato americano che attualmente genera il 5% del fatturato dell’azienda, previsto intorno ai 70 milioni (+10%) nel 2022, di cui il 50% generato dall’Italia, con all’incirca 20 milioni di bottiglie.
La seconda fase, che verrà avviata entro giugno, prevede la costituzione di una joint venture paritetica che, basata in California, importerà e distribuirà negli Stati Uniti “la migliore produzione vinicola italiana”, sviluppando un portafoglio di brand di eccellenza. Valdo, tra l’altro, svolge già l’attività di importatore, ma in Italia, dei brand Nicolas Feuillatte e del Côte des Roses di Gérard Bertrand. La terza fase, per cui si muoveranno i primi passi entro l’anno ma vedrà sviluppo nei successivi, porterà alla costituzione di un’ulteriore joint venture paritetica con sede a Carneros, nella Napa Valley, che si occuperà, in questo caso, di produrre vini e spumanti.
“Durante la pandemia – racconta Bolla – ho avuto l’occasione di entrare in contatto con la famiglia Mondavi. Insieme abbiamo iniziato a fare dei ragionamenti sul futuro e, dopo un anno di confronti, abbiamo sviluppato un progetto a 360° che abbraccia sia la distribuzione sia la produzione e che coinvolgerà anche la nuova generazione della famiglia Bolla”. L’operazione in Usa, infatti, vede la partecipazione di Matteo Bolla, nipote di Pierluigi, in qualità di Usa Brand Ambassador. “Questo deal è una grossa opportunità sia per lo sviluppo di Valdo sia per la nostra famiglia in termini di diversificazione”.
Oltre all’America, Valdo punterà i riflettori sul mercato europeo di lingua tedesca che comprende Germania, Svizzera e Austria. “In Germania – spiega Bolla – abbiamo l’azienda Valdo Europe che, con cinque dipendenti, non fa importazione ma si occupa di promozione e sviluppo”. Con la nomina di Massimo Poloni ad amministratore, “l’obiettivo è migliorare la distribuzione e incrementare i volumi in questi mercati che ora valgono circa il 25-30% del fatturato”.
Terzo focus dell’azienda è l’Horeca che attualmente genera il 25% dei ricavi di Valdo in Italia. “Vogliamo sviluppare ulteriormente questo canale, che per noi è molto strategico, con nuovi progetti e iniziative”, prosegue Bolla. “Abbiamo già ridisegnato l’offerta con la collezione Atelier, ovvero una serie di prodotti Docg destinati esclusivamente all’Horeca che andremo man mano a implementare”. La gestione delle vendite Horeca è stata quindi affidata a Sergio Bolla, figlio di Pierluigi, che, dopo cinque anni di esperienza nel campo in Germania, ricopre ora la carica di On Trade Channel Manager Italy.
Dopo un 2022 “iniziato, complice la fine della pandemia e il miglioramento dell’economia, con molto entusiasmo, ma terminato, causa scoppio della guerra, aumenti dei costi e difficoltà di approvvigionamento, non come come avevamo prospettato”, ora Valdo guarda al 2023 con qualche preoccupazione. “Siamo in trattativa per i rinnovi contrattuali e siamo preoccupati perché non si riesce a scaricare i costi sui prezzi di vendita. Riteniamo quindi che il 2023 sia un anno difficile in cui dovremo porre molta attenzione al controllo dei costi e al mantenimento dei volumi con un focus sulla strategicità dei vari clienti”.
Il 2023 vedrà anche l’inizio dei lavori, previsti per settembre, per la costruzione della nuova cantina con linea di produzione a Valdobbiadene.