C’è molta effervescenza nel mondo delle acque minerali e il gruppo Pessina, player specializzato nel comparto con la proprietà dei marchi Sangemini, Norda e Gaudianello, archivia il 2017 con un incremento del 7% a 140 milioni di ricavi. L’anno si è concluso con la fusione delle tre società Norda spa, Sangemini Acque Spa e Monticchio Gaudianello Spa in Acque Minerali d’Italia Spa, controllata dalla famiglia Pessina, con Carlo Pessina nel ruolo di CEO e il fratello Massimo Pessina alla presidenza.
Complessivamente, la nuova società opera nel territorio nazionale con 8 stabilimenti di cui 4 al nord, 2 al centro e 2 al sud, disponendo di 25 linee di imbottigliamento dedicate a formati in vetro e pet e di una vasta gamma di acque minerali ed etichette destinate alla grande distribuzione e al canale horeca. In particolare, la crescita del 2017 è stata pari all’8 nella gdo e al 10% nel canale hotel, ristorazione e caffetterie; nell’horeca, Acque Minerali d’Italia è il secondo player nazionale dietro Nestlè.
Il gruppo rappresenta il risultato di una crescita avvenuta tramite acquisizioni. Partendo come Norda dalla sorgente di Primaluna, tra le montagne lecchesi, la famiglia Pessina si è aggiudicata nel 2010 Gaudianello, operante nel Vulture (Basilicata), e poi l’umbra Sangemini nel 2014. Infine nel 2016 si è assicurata la proprietà di Toka, arrivando a contare nove marchi: Norda, Sangemini, Grazia, Fabia, Aura, Amerino, Gaudianello, Leggera e Toka. “Un programma che, partendo dal valore del brand Norda, marchio storico di famiglia, da sempre ha posto al centro tre elementi guida: innovazione, copertura territoriale legata a una grande capacità produttiva e ampiezza di gamma”, affermano dalla società.