Come riparte Alajmo? Puntando sui ristoranti che garantiscono più margini e con la novità di una dark kitchen che secondo quanto ha anticipato a Pambianco Magazine Wine&Food il ceo della società di alta ristorazione, Raffaele Alajmo: “Ci permetterà di coprire meglio e con tempi ridotti il territorio nazionale”. Sul progetto aleggia ancora una nube misteriosa, ma pare che la sede di questa “cucina fantasma” sarà posizionata in un’isola della laguna di Venezia e servirà per aumentare la quantità di pezzi prodotti e firmati Alajmo. “Abbiamo trovato un accordo con la proprietà che ci permetta di rischiare quanto di crescere da ambo le parti”, precisa Alajmo, che durante il lockdown ha visto una crescita sostanziale del progetto delivery denominato In.gredienti at home, con menù e wine list consultabili dal sito e tramite i social network.
Quanto alla riapertura dei ristoranti, Alajmo ha dichiarato: “Spingeremo su quelli, come il tristellato Le Calandre, a più alta marginalità e che meglio si prestano all’attuazione delle norme sanitarie attuali; mentre quelli con marginalità minore subiranno cambiamenti, dopo aver fatto una precisa analisi di ogni reparto, in cui evidenzieremo punti deboli ed eventuali strategie alternative. In questo senso il delivery ci ha anche permesso, pur usufruendo del fondo di integrazione salariale, di tenere a bordo tutti i dipendenti e vedere assieme come va fino a fine anno”.
Al gruppo gestito dai fratelli Massimiliano Alajmo in cucina e Raffaele al comando delle operazioni strategiche, fanno capo in questo momento ben 11 attività di ristorazione. La base è sempre il tre stelle Michelin di Sarmeola di Rubano (Padova), Le Calandre, e il confinante Il Calandrino. Sempre in provincia di Padova, sui Colli Euganei, si trovano La Montecchia e Abc Montecchia. A Venezia, gli Alajmo sono presenti con lo storico Grancaffè e Ristorante Quadri e con Amo presso T Fondaco dei Tedeschi. Ci sono poi Milano, con Amor, e Parigi, con Caffè Stern. Si è aggiunto infine Sesamo, al Royal Mansour di Marrakech.
di Simone Zeni