Ricavi consolidati per 686 milioni di euro (+3,3%), 7,1 milioni di utile e 37,3 milioni di ebitda, pari al 5,3% sul fatturato. Sono i conti di Cirfood per il 2019, esercizio chiuso in crescita per la società cooperativa italiana leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale. Un anno nel quale la ristorazione collettiva ha fatto la parte del leone, incidendo fino al 70,7% del fatturato, e che ha visto crescere il mercato dell’aziendale grazie all’acquisizione di nuovi clienti e alla digitalizzazione di alcuni processi chiave, dagli ordini ai pagamenti.
La parte restante del giro d’affari dipende dai servizi alle aziende, dove Cirfood opera tramite la divisione BluBe ed è stata rafforzata grazie all’acquisizione di Valore Welfare, advisor specializzato nella progettazione di piani di welfare aziendale, arrivando a una quota del 16 percento. Al terzo posto compare la ristorazione commerciale, che vale il 13% dei ricavi attraverso Cirfood Retail, che nel 2019 operava con il brand Kalamaro Piadinaro e da quest’anno è totalmente a capo di Antica Focacceria San Francesco, frutto della divisione dei brand dell’ex joint venture Fc Retail con il vecchio partner Feltrinelli.
Nell’ultimo anno, Cirfood è stata protagonista di cospicui investimenti, per il valore di trenta milioni di euro. Il gruppo si è focalizzato sia sull’efficientamento e sul rinnovo delle strutture e dei locali sia sullo sviluppo in digitalizzazione e innovazione. In particolare, Cirfood ha creato la divisione Innovation & Strategy che si occupa di sviluppare modelli di servizio e processi innovativi per promuovere ai clienti soluzioni sempre più tecnologiche e sostenibili.
“Per il 2020, nel difficile contesto creatosi a causa della pandemia da Covid-19, le persone restano il nostro pilastro da tutelare – ha commentato in una nota Chiara Nasi, presidente della cooperativa – e la nostra impresa ha un modello di business forte, in grado di affrontare la situazione del tutto inedita in cui si trova, ma per vincere la sfida è necessario il contributo di tutti. In particolare, stiamo lavorando alla riapertura delle scuole a settembre, affinché gli “adulti di domani” tornino a poter godere di un momento, quello del pasto, che è importante non solo da un punto di vista nutrizionale, ma anche educativo e sociale”.