La trafilatura al bronzo? Non solo. Pastificio Graziano, start up della pasta di alta qualità in attività da pochi mesi tra i monti dell’Irpinia, ha lanciato nuovi prodotti con trafilatura all’argento e al platino. “Sono due nostri brevetti – spiega l’amministratore della società, Alfonso D’Urso – e rispetto alla tradizionale trafilatura offrono alcuni vantaggi. Il più significativo è che le trafile in platino e argento non si consumano e quindi non c’è dispersione, seppur impercettibile, di metallo nella pasta, così il sapore è più ‘pulito’. Il costo dell’investimento è alto, perché una trafila pesa circa 60 kg, ma questa è pasta di fascia altrettanto alta”.
Alfonso D’Urso, con il fratello Andrea, ha acquisito il marchio Pastificio Graziano investendo finora circa 5 milioni di euro per la realizzazione di una fabbrica ex novo, studiata per conseguire fin dall’inizio tutte le certificazioni necessarie per vendere nei mercati chiave: Europa, Stati Uniti, Far East. Il debutto ufficiale è stato al Cibus di Parma e da lì sono arrivati i primi contratti con la gdo per la pasta con trafilatura al bronzo, mentre la novità argento e platino è stata destinata al canale horeca e ora la pasta Graziano si trova già nel circuito degli stellati Michelin. Le caratteristiche della loro pasta sono quattro: acqua pura di montagna, semola di grano duro 100% italiano, tracciabilità totale del prodotto (tramite codice QR), essiccazione lenta (30 ore d’estate, 40 d’inverno) con celle statiche. Obiettivi economici? “Da qui a un anno dovremmo fatturare sui 2,5 milioni di euro”, racconta D’Urso, che proviene dal mondo delle pelli per la moda. È infatti a capo di Dacla, società specializzata nella distribuzione di pelli ovicaprine per il fashion (calzatura, pelletteria e abbigliamento) e distributore di Lancaster, gruppo leader mondiale del settore.
“Il mercato della pasta, come del resto accade nella moda, si divide in mass market e fascia alta. Il primo è in forte crisi, a causa della concorrenza, mentre l’alto di gamma può continuare a crescere”, afferma D’Urso, che ha investito una parte degli introiti delle pelli nella diversificazione food. E ha già nuove idee in mente. “Entro fine anno – spiega – entreremo nel mercato del biologico e del senza glutine grazie a un importante investimento, che non escluderà l’acquisizione di un altro marchio. Inoltre, alla prossima edizione della fiera Sial a Parigi (21-25 ottobre), presenteremo una novità assoluta: la pasta per bambini con le stesse caratteristiche qualitative della pasta Graziano”.