Nella nuova sede aziendale, sui colli di Castel San Pietro Terme, è stata creata una wine tasting room tra le barrique dove riposa il Sangiovese, un wine shop e uno spazio destinato a cooking show per accompagnare le degustazioni. I riconoscimenti, 52 tra medaglie e premi nel solo 2014, testimoniano il livello qualitativo raggiunto dalla Umberto Cesari, pur partendo da un territorio, la Romagna, che i più assimilano ai grandi volumi del vino ma che invece riserva delle sorprese anche in termine di posizionamento alto. “Siamo molto legati alla nostra regione e crediamo che ci sia una territorialità tutta da valorizzare” dichiara a Pambianco Wine Gianmaria Cesari, amministratore dell’azienda creata dal padre e che rappresenta la più grande realtà privata (non cooperativa) dell’Emilia Romagna e certamente quella caratterizzata, su certi livelli di fatturato, dalla maggiore redditività. Lo scorso anno è stato archiviato con un giro d’affari di 19,5 milioni di euro e un ebitda superiore al 21%: 3,5 milioni le bottiglie prodotte, destinate per l’88% all’export. A fine anno è previsto un ulteriore lieve incremento dei ricavi, tra il 2 e 3%, con un balzo dell’export a quota 90%, trainato dal Nord America e da un sorprendente Messico, dove la Cesari sta raccogliendo i frutti di una serie di azioni incisive di marketing e comunicazione, culminate due anni fa nelle degustazioni dei suoi vini in abbinamento ai piatti dello chef italiano (ed emiliano) più noto a livello mondiale: Massimo Bottura. Messi assieme, Usa, Canada e Messico generano il 60% dell’export aziendale. La redditività è tale da prospettare non solo ulteriori investimenti tecnologici, come la raccolta meccanizzata recentemente introdotta, ma anche nuove acquisizioni fondiarie, previste esclusivamente all’interno del territorio regionale. “Sarebbe certamente facile – sottolinea Cesari – acquistare una tenuta a Montalcino o Valdobbiadene. Credo però che sia molto più stimolante, e faccia parte del nostro dna, la valorizzazione dei territori dove siamo nati. Stiamo alla finestra. La redditività non manca e storicamente la nostra famiglia ha sempre reinvestito gli utili in azienda”. Tra le novità, è in arrivo un Sangiovese in purezza, frutto di otto anni di ricerca e vinificazione, la cui prima annata, il 2013, potrebbe essere presentata al prossimo Vinitaly.