L’assemblea annuale di Terre Cevico ha confermato Marco Nannetti alla presidenza, con Franco Donati (Le Romagnole) e Maddalena Zortea (Colli Romagnoli) nel ruolo di vice presidenti. La società cooperativa romagnola ha chiuso l’anno 2019/20 con 159 milioni di ricavi aggregati, otto in meno rispetto ai 167 dell’esercizio precedente. Il patrimonio netto sale a 72 milioni, l’export tocca quota 52 milioni di euro, mentre il plusvalore riconosciuto ai soci è di 7,1 milioni.
Di rilievo la crescita dell’export (era di 49,3 milioni nello scorso esercizio), con vendite in 67 Paesi e quattro mercati in vetta: Cina (primo esportatore italiano), Giappone (secondo esportatore), Stati Uniti e Russia. In evidenza anche il segmento del vino biologico di Terre Cevico che vede valori ancora in crescita (+35%). Sono più che raddoppiate le vendite in Canada e si confermano le buone performance sia nei paesi asiatici che in Europa. In Asia, la flessione della Cina è stata ampiamente compensata dall’aumento dell’export verso il Giappone (+60%).
Il piano di sviluppo industriale per il periodo 2020/2024 interesserà la sede dei due principali stabilimenti di produzione, Lugo e Forlì. Asse portante del progetto, nel segno della sostenibilità economica e ambientale, è il tema dell’“industria 4.0”, declinato in interventi come il potenziamento dell’automazione delle aree di stoccaggio, logistica, ampliamento dei serbatoi delle aree di cantina per la messa in rete di tutte le fasi di gestione e produzione delle sedi del gruppo. Più nel dettaglio a Lugo sarà realizzato un nuovo grande magazzino, a Forlì un nuovo stabilimento a fianco dell’attuale.