Per cinque giorni il mondo del food si incontra a Torino, dove giovedì 20 settembre è stata inaugurata la dodicesima edizione del Salone del Gusto e l’ottava in concomitanza con Terra Madre. Il tema centrale è Food for change, campagna internazionale avviata da Slow Food, organizzatore dell’evento, per cambiare il sistema alimentare mondiale.
I numeri che caratterizzano il ritorno della manifestazione al Lingotto Fiere, dopo la parentesi del 2016 in centro a Torino nel parco del Valentino, sono ingenti: mille espositori, 75 mila metri quadrati di allestimento, 150 presidi Slow Food italiani e 103 internazionali. Forte anche il coinvolgimento sociale voluto dagli organizzatori, con 950 volontari tra cui 200 studenti in alternanza scuola-lavoro e altrettanti immigrati richiedenti asilo e impegnati nell’assistenza alla raccolta differenziata dei rifiuti. All’evento partecipano inoltre settemila delegati della rete di Terra Madre provenienti da 150 Paesi del mondo.
Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, ha inaugurato la manifestazione ricordando gli inizi di 22 anni fa. “In apertura della prima edizione del Salone del Gusto dissi: il giorno in cui il cibo avrà la stessa attenzione della moda forse potremo dire che abbiamo risolto un problema di dignità e valorialità. Oggi ci siamo arrivati, anche se l’approccio mediatico alla gastronomia non rende giustizia del percorso intrapreso in questi due decenni”. A mancare è la piena coscienza del ruolo della filiera, in un mondo nel quale lo chef diventa una star ma non c’è una remunerazione adeguata per gli agricoltori. Le sfide indicate da Petriniriguardano in particolare la difesa del suolo e la difesa di borghi e botteghe. Il fondatore di Slow Food ha inoltre annunciato una campagna internazionale per dimezzare il consumo individuale di carne nei Paesi caratterizzati da eccessi.
A Torino è intervenuto il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, evidenziando: “L’agricoltura italiana è palesemente sotto attacco. Andrò in Europa per tutelare i piccoli produttori, perché non possiamo accettare un taglio dei fondi europei alla nostra agricoltura: noi siamo diversi dagli altri e la nostra diversità è un punto di forza rispetto a quelle nazioni che operano con monocolture. L’Europa deve tutelare un sistema come il nostro”. Centinaio ha quindi evidenziato i punti programmatici del governo Conte in fatto di agricoltura: tutela del reddito degli agricoltori, tracciabilità dei prodotti, contrasto dell’Italian sounding e delle fake news in agricoltura, sostegno al turismo rurale.
Il primo giorno di Terra Madre Salone del Gusto si è concluso con l’inaugurazione di Nuvola Lavazza, sede di appuntamenti dedicati all’evoluzione del gusto e al cibo come motore di cambiamento, e con l’Eataly Slow Party organizzato da Eataly Lingotto in collaborazione con Slow Food e con la partecipazione di alcuni tra gli chef stellati del Piemonte.