Taste of Italy punta a brindare con i vini di Botter. Secondo l’indiscrezione riportata in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, il fondo d’investimento dedicato all’agroalimentare starebbe per entrare nel capitale della società di Fossalta di Piave (Venezia) con una sostanziosa quota di minoranza. Interpellate da Pambianco Wine, le parti interessate non hanno voluto commentare quanto uscito sulla stampa. Taste of Italy è controllato da Idea Capital Funds, società con oltre 2,1 miliardi di euro in gestione di Dea Capital del gruppo De Agostini, con il coinvolgimento di altri soci, tra cui spicca il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, che opera nel vino con Fontanafredda e altre partecipazioni. La prima operazione effettuata dal fondo nel food&wine risale allo scorso maggio, quando venne ufficializzata l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario del gruppo La Piadineria, catena leader in Italia con 29 punti vendita diretti e 59 franchising specializzati nelle piadine, con un investimento complessivo di 30 milioni di euro.
L’operazione di ingresso nel vino sarebbe legata alle prospettive di crescita dell’azienda guidata da Arnaldo ed Enzo Botter, che resterebbero alla guida con la maggioranza delle azioni. Botter compare nella top ten del vino italiano per fatturato, pari a 140 milioni di euro, ed è in assoluto il primo esportatore nazionale, con una quota record del 98% sui ricavi complessivi. Obiettivo del fondo d’investimento, sottolinea il Corriere, è la raccolta di 200 milioni di euro, anche attraverso l’apertura a nuovi partner. Tra i vini prodotti da Botter spiccano quelli delle due tenute di proprietà, Divici (100 ettari coltivati a uve Glera per il Prosecco doc) e La Di Motte (60 ettari), entrambe in Veneto, ma l’azienda da 67 milioni di bottiglie opera anche in Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia.