Prosegue a ritmo serrato l’espansione di Tannico che archivia il 2021 con un fatturato raddoppiato e apre il 2022 continuando a scommettere sulla Francia, tanto che l’ultima novità riguarda uno dei suoi vini più rappresentativi: il Bordeaux. L’azienda leader in Italia nel settore dell’e-commerce del vino (la classifica dei top player è disponibile sull’ultimo numero di Pambianco Wine&Food Magazine e a questo link) è infatti diventata la prima piattaforma italiana del suo genere che dà la possibilità di acquistare En Primeur i vini degli Château di Bordeaux.
Nello specifico, le vendite En Primeur sono un sistema nato nel XVIII secolo tra i commercianti di Bordeaux che prevede l’acquisto di vino 18-24 mesi prima che venga imbottigliato, mentre è ancora in affinamento in botte. L’acquisto tramite questa modalità permette quindi di garantirsi in anticipo la disponibilità di alcuni dei vini più ricercati al mondo, ma anche la possibilità di acquistarli a un prezzo competitivo rispetto al loro valore al momento dell’ingresso sul mercato (che può essere due o tre anni più tardi e in genere superiore del 15-20%) rappresentando un’importante opportunità di investimento.
Non a caso, infatti, come confermato da Francesco Tanzi, capo dipartimento vini pregiati e whisky e distillati da collezione della casa d’aste Pandolfini, tra i migliori vini da investimento ci sono proprio i Bordeaux.
La campagna vendite (che durerà da lunedì 2 maggio fino alla fine del mese di giugno) permetterà di prenotare i vini dei grandi Château e riceverli una volta imbottigliati, dopo circa 24 mesi. Tra le etichette a disposizione ci sono: Lafite Rothschild, Château Margaux, Mouton Rothschild e Château Mangot, uno degli importati in esclusiva di Tannico.
“È un grande orgoglio per tutto il gruppo Tannico quello di avere la fortuna di offrire ai nostri clienti vini così blasonati e che in Italia sono storicamente arrivati sul mercato solo al momento della commercializzazione e mai in anteprima”, spiega Marco Magnocavallo, CEO di Tannico. “Un lavoro che Valap, società francese di e-commerce di vino di cui Tannico ha acquisito una quota di maggioranza lo scorso anno, porta avanti già da diverso tempo con grande successo”.
Oggi Tannico è impegnata proprio nel processo di integrazione di Valap e nell’espansione internazionale di entrambe le società. “Per Tannico – chiarisce il CEO nell’intervista a Pambianco Magazine Wine&Food – continuiamo nell’espansione delle nostre attività legate ai vini che importiamo in esclusiva e nella selezione di vini da collezione”. Il 2022 “ci vedrà impegnati nel consolidamento di WinePlatform che vede ormai oltre 300 diverse cantine a bordo e nella crescita dei servizi b2b dedicati all’horeca che stanno riscuotendo sempre un maggiore consenso”.
Per quanto riguarda lo scorso anno, “siamo arrivati oltre i 76 milioni di ricavi pro-forma (vs i 37 milioni del 2020, ndr) con una quota di oltre il 55% all’estero, dove serviamo clienti in 18 Paesi”. In questo contesto è “importante sottolineare l’ottima performance dei vini importati in Italia in esclusiva da Tannico e dei vini da collezione che complessivamente segnano un +150% rispetto all’anno precedente, con una quota ormai significativa dei ricavi del gruppo”.
Dopo il boom in pandemia, oggi “vediamo un mercato in assestamento”, chiosa Magnocavallo, per il quale la tipologia di consumo si è normalizzata, mentre la propensione all’acquisto online “si è definitivamente consolidata e stabilizzata”. E questo ha portato a consolidare il rapporto con le cantine. “L’omnicanalità che può offrire Tannico – conclude – grazie al Wine Bar di Milano e al Wine Corner al Mercato Centrale, ci permette di consolidare i rapporti con le cantine organizzando eventi e attivazioni multicanale”.