Uno spazio da 6mila metri quadrati con una capacità di stoccaggio di circa 500mila bottiglie. Sono questi alcuni dei numeri del nuovo magazzino di Tannico, enoteca online fondata nel 2013 da Marco Magnocavallo e che a portafoglio conta oltre 15 mila etichette, di cui l’80% italiane provenienti da 2.500 cantine.
Frutto di un investimento di cinque milioni di euro, il nuovo magazzino sorge all’interno del Polo Logistico di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, e ha sostituito quello precedente di Lainate, la cui capacità di stoccaggio si fermava a 350mila bottiglie.
Il nuovo polo, che occupa 50 persone, si contraddistingue per il grado di automazione. Al suo interno sono infatti presenti 32 robot che stoccano la merce in scaffali “estremamente fitti”, come spiega Tannico, e sviluppati in altezza (fino a 12 metri) e la prelevano su richiesta per portarla direttamente tra le braccia della persona che si occuperà del packaging. Questa tecnologia, definita ‘goods to person’, consente di sviluppare la zona di stoccaggio in altezza, riducendo di molto la metratura di stoccaggio del magazzino.
Non solo. I 32 robot sono in grado di gestire quattro volte i volumi dell’impianto precedente e inoltre di migliorare la qualità dell’ambiente di
lavoro, riducendo “drasticamente” il rumore dell’impianto. L’80% dell’energia qui utilizzata proviene poi da fonti rinnovabili.
Nel 2020, anno chiuso con ricavi a quota 37,5 milioni (+82%), Tannico ha visto l’ingresso nel capitale di Campari Group con una quota del 49 per cento, mentre nel 2021 ha acquisito una partecipazione di maggioranza di Venteàlapropriété, uno dei principali operatori e-commerce di vino e spirit premium in Francia. A luglio 2021 Moët Hennessy del gruppo Lvmh è entrata nel capitale di Tannico attraverso la joint venture al 50% con Campari Group.