Con quasi 15 milioni di ricavi, Tannico si conferma con ampio margine in testa alla classifica delle maggiori piattaforme italiane di e-commerce specializzate nel vino, precedendo XtraWine (5 milioni) e Soundtaste (4,9 milioni). Seguono Pvz-Callmewine e Bernabei. Messi assieme, i primi cinque player del settore in Italia generano poco meno di 34 milioni di euro, in crescita del 23%, dato generato sostanzialmente dalla performance del leader che nel 2018 ha messo a segno una progressione vicina al 40 percento. Sono questi i risultati di uno studio di Pambianco Strategie di Impresa pubblicato sul numero 2/2019 di Pambianco Magazine Wine&Food.
Il vino dunque cresce online anche in Italia, pur non riuscendo a tenere il passo di altri prodotti quali viaggi, libri, musica e moda. Il mercato è frammentato e sono tante le piattaforme che contribuiscono allo sviluppo delle vendite, anche se i player principali sono pochi, con strutture organizzative e societarie differenti e specifici approcci al mercato. Se il leader Tannico ha spinto sulla raccolta di investimenti per crescere, XtraWine ha lavorato sull’internazionalizzazione e Bernabei inserisce la sua enoteca online nel quadro più ampio del business di gruppo, mentre Callmewine è un portale indipendente focalizzato sul cliente italiano.
La leadership di Tannico sembra destinata ad aumentare, anche sulla spinta della raccolta di circa 8 milioni di euro da fondi e investitori negli ultimi cinque anni, che ha consentito una spinta forte negli investimenti portando la piattaforma fondata da Marco Magnocavallo a lavorare con 2500 cantine e a distribuire in 20 Paesi del mondo. Nell’ultimo esercizio, Tannico ha venduto circa un milione di bottiglie, con picchi giornalieri di 2500-3500 ordini. Ciononostante, Magnocavallo vede ancora ampie possibilità di evoluzione. “Noi osserviamo il mercato da sei anni e vediamo come il consumatore si stia progressivamente educando all’e-commerce – chiarisce – ma non è così automatico che persone disposte a fare acquisti online per altri prodotti scelgano di farlo anche con il vino. È più facile che acquistino viaggi, libri, elettrodomestici. Dunque la penetrazione è ancora ridotta”. Qualcosa però si sta muovendo. “Il fatto di avere migliaia di etichette disponibili, tutte raccontate con approfondimenti e proposte ogni giorno in collection, dà al cliente molte più informazioni. Se si escludono alcune enoteche, raramente il consumatore di vino riesce ad approfondire la qualità e il valore del vino che sta bevendo. E dunque questo rappresenta un percorso di crescita, che può portare ad esempio ad evolvere dai vini più economici a quelli di maggior pregio. Credo che sia un passaggio importante per il mondo del vino a 360 gradi”.
Per quanto riguarda le tendenze in atto, Tannico rileva da un lato un passaggio dai rosati molto carichi ai rosati leggeri in stile francese, dall’altro la spinta sui vini naturali, biodinamici, artigianali. Il cliente di Tannico oggi punta molto su Alto Adige, sull’Etna che è in crescita da almeno un paio d’anni, sui vini della zona di Bolgheri, mentre ci sono difficoltà nella vendita di Chianti e Prosecco di qualità.