Andrea Berton intende concentrarsi sul potenziamento di Dry e archivia l’esperienza Pisacco. Il bistrot di via Solferino a Milano ha chiuso all’indomani del Salone del Mobile e non riaprirà. Il marchio resta di proprietà di Solferino48, il gruppo di investitori che comprende lo stesso chef a capo del ristorante Berton di Porta Nuova oltre ad altri professionisti milanesi. Il motivo della chiusura lo racconta lo stesso Berton a Pambianco Wine&Food.
“Dobbiamo consolidare Dry – racconta lo chef – che è il format sul quale puntiamo per ulteriori sviluppi dopo le due aperture su Milano. Berton al Lago (ristorante stagionale sul lago di Como, ndr) va meglio del previsto e si tratta di un problema certamente positivo. E poi c’è Cefalù, dove al Resort Club Med offro la mia interpretazione delle ricette siciliane, impegno che richiede una mia presenza ogni due/tre settimane. In sostanza, stiamo lavorando su vari fronti e quello di Pisacco, che era comunque stato impostato come un progetto a termine, era qualcosa in più”.
Berton precisa di non essere insoddisfatto per l’andamento che aveva preso il locale di via Solferino. “Magari non nel corso del primo anno, ma già dal secondo avevamo compreso che Pisacco non sarebbe durato in eterno. Quel tipo di percorso era sostanzialmente preventivato nella logica dell’operazione”.
Sui futuri sviluppi di Dry, il format di pizzeria e cocktail bar nato in Solferino e replicato in viale Vittorio Veneto, Berton non si sbilancia. “Mi piace parlare dopo aver concretizzato le cose”, afferma, confermando però che l’obiettivo è di aprire altri locali con questo marchio e probabilmente non solo a Milano.
Le società nelle quali è coinvolta l’attività di Berton hanno incassato lo scorso anno circa 5,5 milioni di euro, in leggera crescita rispetto all’esercizio precedente.