Il gruppo Spontini punta all’estero, mentre in Italia aprirà nuove pizzerie in centri commerciali e punti vendita nel canale travel. Dopo aver chiuso il 2018 a 27 milioni di euro (in aumento a due cifre, +15% rispetto ai 23,5 milioni del 2017, l’equivalente di 4 milioni di tranci di pizza), la Spontini Holding vola con la pizza al trancio alta, soffice e croccante, garanzia di incassi ed elevata marginalità. Un servizio veloce e una rotazione molto elevata, una struttura del personale piramidale e organizzata, dove i dipendenti hanno dei compiti ben precisi e designati, sono i punti chiave del successo imprenditoriale dell’amministratore delegato di Spontini, Massimo Innocenti, che nel 1987 ha rilevato l’azienda storica milanese nata nel 1953 e l’ha portata ad avere più di 150 dipendenti con 27 punti vendita tra Italia e estero fra diretti e in franchising.
L’ultima apertura di Spontini ha riguardato il Kuwait, nel secondo centro commerciale più grande di tutto il Middle East, The Avenue Mall, ed è solo la prima di almeno 34 aperture programmate dall’accordo con Alshaya Group. La margherita rimane il prodotto cardine di Spontini sia per redditività che per volume di vendite coprendo i due terzi del totale, seguita dalla “Spontini 1953”, il trancio con le acciughe che prende vita proprio negli anni Cinquanta, alle origini del marchio.
Il piano delle prossime aperture riguarda l’estero, con particolare intensità per Russia, Turchia, Medio Oriente e Giappone. “Nel 2018 siamo sbarcati in Kuwait, avamposto di una futura espansione in tutta l’area, spingendo sull’internazionalizzazione del marchio che fino a oggi poteva contare solo sul Giappone”, racconta Massimo Innocenti. “I primi risultati ci hanno positivamente colpito, il prodotto Spontini è stato accolto in mercato lontani e altamente competitivi, subito identificato come qualcosa di diverso dalla classica pizza italiana, o italian sounding, che si trova all’estero”.
Tornando all’Italia, il piano di Spontini si basa su tre tipi di location: centri storici, centri commerciali e travel retail, “soprattutto all’interno di stazioni e aeroporti, che avranno sempre più un ruolo preponderante nelle scelte di nuove aperture” racconta Innocenti. “In Italia stiamo cercando location di pregio per le nuove aperture, mentre abbiamo già avviato un piano di ammodernamento e ristrutturazione dei locali esistenti con l’introduzione di elementi innovativi di comunicazione in store accanto a tratti tipici della nostra tradizione. Il passaggio da ‘bottega’ a vera e propria catena è uno snodo delicato, pieno di opportunità da cogliere senza dimenticarci del pubblico che ci frequenta da anni e che ha con noi un rapporto quasi personale, di bambino che veniva da noi a mangiare una pizza con i genitori o di emigrante che ha avuto da noi la prima esperienza di vita milanese. Ogni passaggio innovativo che compiamo per attirare nuova clientela, soprattutto fra i giovani, lo dobbiamo compiere pensando anche a questo pubblico che ha fatto la fortuna di Spontini”.