SimonPietro Felice lascia Caviro. Il gruppo, cui fanno capo brand quali Tavernello e Cesari, ha infatti comunicato che Felice ha rassegnato le proprie dimissioni e, pertanto, non sarà più direttore generale del gruppo dopo il 31 agosto 2023, data di chiusura dell’anno fiscale. Il manager lascia l’incarico dopo sei anni nel ruolo.
Al momento non ci sono aggiornamenti su chi prenderà il suo posto.
Nel frattempo, Felice ha contribuito al raggiungimento di traguardi record per il gruppo che ha archiviato il 2021-2022, chiuso lo scorso 31 agosto, con un fatturato consolidato di oltre 417 milioni di euro, pari a un incremento del 7,1% sull’esercizio precedente. Grazie alla presenza in oltre 80 Paesi nel mondo, con una speciale menzione per Gran Bretagna, Stati Uniti, Svizzera, Germania e Francia, i ricavi generati dall’export sono stati pari a 123 milioni di euro.
Non solo, i numeri complessivi del gruppo sono stati trainati “soprattutto dai risultati di Caviro Extra“, come specificato in una nota. La società con sede a Faenza, in provincia di Ravenna, che concretizza l’economia circolare del gruppo trasformando i sottoprodotti della vinificazione in alcol, prodotti nobili, energia e fertilizzanti, “ha infatti confermato le ottime performance dell’ultimo triennio e sostenuto la cooperativa in un periodo complesso dal punto di vista macro-economico”.
L’ebitda del gruppo Caviro, che comprende anche Caviro sca (produzione e commercializzazione di vini) ed Enomondo (società che gestisce l’impianto a biomasse, di energia termica, elettrica e produce fertilizzanti), si è attestato a 36,2 milioni di euro, pari all’8,7% del fatturato; l’utile complessivo è stato di 9,6 milioni di euro; il patrimonio netto è salito a quota 136 milioni di euro (+10,7% sul 2021); mentre la posizione finanziaria netta, pari a 73,8 milioni di euro, è risultata in aumento rispetto allo scorso anno “principalmente per effetto dei notevoli investimenti in economia circolare e sostenibilità”.